Categorie
Costruttori di ponti Giustizia e solidarietà

DON TONINO BELLO E LO SGUARDO DELL’ANIMA

Pubblicato su https://www.vinonuovo.it/comunita/esperienze-di-chiesa/don-tonino-bello-e-lo-sguardo-dellanima/

http://www.parrocchiemarrubiu.it/modules.php?modulo=mkNews&idcontent=1869

Gli occhi sono lo specchio dell’anima”.

Citando la famosa frase di Platone nel Fedro, non posso negare, a ventotto anni dalla nascita al Cielo del vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi don Tonino Bello (1) che questo sia valso senz’altro per lui.

Ho avuto il privilegio di conoscerlo di persona e, dato che gli amici mi hanno invitato più volte a tramettere i miei ricordi, provo a condividerli con voi.

Ricordo ancora la prima volta che lo conobbi, anche se non di persona.

Ero appena sceso dalla corriera nella cittadina barese, alla ricerca di un sacerdote che avrei dovuto incontrare. Senza che ne fossi a conoscenza, mi trovai con una scena alquanto singolare: una processione solenne cittadina d’ingresso nella cattedrale, giacché quel giorno si celebrava il patrono san Corrado. Mi ritrovai, senza averlo programmato, ad entrare e a partecipare con gli altri fedeli, chiesa gremita, alla celebrazione.

Ricordo ancora la passione che questo vescovo trasmetteva nella sua omelia, parlava davvero “dall’anima”: si trattava del brano evangelico che parla dell’incapacità per un ricco di entrare nel regno dei Cieli, “sarebbe più facile per un cammello entrare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno dei Cieli” (2).

Don Tonino era francescano come terziario e profondamente attento “al potere dei segni”, più che “ai segni del potere” e le sue catechesi sulla lavanda dei piedi da parte di Gesù, con quell’unico paramento che si sia concesso, il grembiule del servizio, sono una meravigliosa esternazione, dal cuore, delle sue scelte (3).

Come vescovo, aveva scelto il motto da un versetto del Salmo 34: “Ascoltino gli umili e si rallegrino” (4); la croce pettorale non in oro ma in legno di ulivo della sua terra, l’amato Salento; l’anello episcopale ottenuto dalle fedi dei genitori. Girava con una vecchia cinquecento gialla. Sempre disponibile e alla mano, al punto di scendere ad aprire il portone di persona quando qualcuno citofonava in episcopio.

Questa abitudine non la perse fino a quando le forze glielo permisero.

Il primo incontro personale con lui: mi trovai a partecipare a una cena, suoi ospiti in episcopio, quaranta giovani, e lì non mancava chi prendeva la parola, lo riempiva di domande e tutti ascoltavamo ammirati le sue risposte, un vescovo così “alla mano” era insolito trovarlo.

Personalmente, non mi andava di intervenire, erano tutti entusiasti e molti lo facevano, io rimasi in silenzio, in ascolto, un po’ defilato, gioioso come tutti di questa accoglienza e di questo clima di fraternità.

Al temine della cena don Tonino ci volle accompagnare non all’uscio ma giù per le scalinate dell’episcopio fin sulla strada. Ancora una volta, eravamo in gruppo e continuavano gli interventi, non avremmo voluto lasciarlo, avviene come quando con un caro amico il tempo vola velocemente. A un certo punto, senza che me ne rendessi conto, mi si avvicina, mi fissa negli occhi e mi chiede: “Come ti chiami?” Io rimango incredulo: “Alessandro!”. Non ricordo cosa abbia aggiunto, qualche parola affettuosa, quale quella di un buon padre. Mi colpì il suo gesto. Don Tonino si era accorto della mia silenziosità, della decisione di rimanere quasi nascosto, per lasciare spazio ad altri, visto che tutti erano entusiasti di riempirlo di domande.

Era un pastore attento alle persone, entusiasta ed appassionato, con una parola che toccava il cuore.

Oltre al suo ministero episcopale, alla sua attenzione per tutti e per gli ultimi, altra grande testimonianza fu quella del suo impegno per la pace.

Come vescovo presidente nazionale dell’associazione Pax Christi furono memorabili tanti suoi interventi, tra i quali quel discorso appassionato, “In piedi costruttori di pace” (5).

Un magistero deciso. Non posso dimenticare una intervista che lo vide in trasmissione in Rai, erano i giorni del primo conflitto contro l’Iraq, quello dovuto all’invasione del Kuwait. Tutti giustificavano l’intervento armato, dovuto alla violazione di ogni diritto internazionale. Egli, voce nel deserto, si pronunciava con passione contro l’embargo, misura che si sarebbe abbattuta contro le popolazioni civili, citando con piglio quasi profetico la visione di Isaia che contempla le spade trasformarsi in vomeri e le lance in falci (6). Sembrava uscito da un altro mondo, una voce che parla a chi non la può capire, come quello che è toccato a tutti i profeti biblici (7).

La passione di don Tonino per la causa della pace vide la sua pagina più alta quando il vescovo, ormai minato dalla malattia, non volle mancare nel partecipare alla “spedizione” organizzata da “Beati i costruttori di pace” che portò 500 persone, partite con la nave da Ancona a Split, a portare solidarietà, speranza e un annuncio per la pace al centro di Sarajevo, durante il conflitto Serbo-Croato-Bosniaco, a rischio della vita per la presenza di cecchini. Fu un avvenimento completamente taciuto dai media, e don Tonino pubblicò il suo diario di quei giorni, con ricordi memorabili, sulle pagine de Il Manifesto (8).

Il male lo aveva consumato e costretto a letto. Fu detto che don Tonino non poteva più ricevere visite, come era uso fare, ad ogni ora del giorno, quando alcuni andavano a trovarlo. La malattia non permetteva di decidere e programmare quando egli fosse stato in grado di ricevere, ricordo che qualcuno informò che se fosse stato possibile chi lo desiderava poteva essere chiamato per andare a salutarlo. Così mi ritrovai nella sua stanza.  Quel pomeriggio saremmo stati 40 o 50 persone, tra laici, seminaristi del corso, preti celebranti; tante persone riunite in piedi in quella stanza da letto. Don Tonino partecipava alla celebrazione della Messa allettato, rivestito della stola al collo, la celebrazione veniva portata avanti dagli altri celebranti. Ma al momento dell’omelia volle prendere la parola e riprese quell’episodio da lui raccontato, che è diventato celeberrimo, della “Croce come sistemazione provvisoria”. Nel racconto egli narrò di essersi recato in visita pastorale da un suo parroco. Durante la visita aveva notato che in un angolo della sacrestia si trovava un antico crocifisso ligneo, rimosso dal suo posto a causa di alcuni lavori in corso. Accanto al crocifisso un cartello con una scritta: “Sistemazione provvisoria”. Don Tonino ebbe un sussulto, si rivolse deciso al parroco: “Quella scritta non la devi togliere, anzi, me la devi incorniciare!”

E da questo episodio costruì il suo annuncio che quel pomeriggio attualizzava con noi.

“Ragazzi, non vi preoccupate! La croce? È una sistemazione provvisoria! Quanto si sta in croce? Qualche ora? Ma, dopo, tutto cambia! Le cose si trasformano!”

Parlava con un filo di voce. Il corpo ischeletrito. Il volto scavato, divorato dalla malattia. Ma gli occhi. Gli occhi vivi, penetranti, pieni d’amore. Fissava ciascuno di noi, ci parlava con determinazione, con certezza, con parresia evangelica. Lui, un uomo ormai sulla soglia. Lui, crocifisso da dolori lancinanti e spazzato via da una malattia inesorabile. Parlava a noi. Ci rincuorava. Ci incoraggiava. Ci spronava. Ci invitava a guardare alla vita con gli occhi della speranza, con la certezza della fede, con la gioia nel cuore. “Coraggio, ragazzi! Non temete! Non abbiate paura! La croce? È una sistemazione provvisoria!”

Ancora adesso, scrivendo, non posso evitare di commuovermi.

L’ultimo saluto, il giorno del funerale. La celebrazione fu organizzata all’aperto, sul porto.

Presiedette la funzione Mons. Mariano Magrassi OSB, Arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della CEP, concelebranti tutti i vescovi pugliesi ed altri vescovi, decine e decine di sacerdoti e circa cinquantamila persone. Nel video che riproduco veniva trasmessa la famosa preghiera di don Tonino “Dammi, Signore, un’ala di riserva” che fu musicata e cantata per la prima volta durante questa celebrazione (9). Ricordo la processione finale, il canto toccava l’anima. Io mi ero riproposto di trattenere le emozioni e cercavo di farlo. Ma quando proseguimmo, alzai lo sguardo: donne, uomini, giovani, bambini, anziani, gente semplice e persone distinte, tutti, senza eccezione, erano rotti in pianto. Un popolo che piangeva il suo pastore, il suo padre, il suo amico, il suo fratello. Anch’io non potevo trattenermi. Davanti a questa scena la commozione mi prese da dentro e scoppiai in pianto, partecipe di questo tributo sincero. Ci aveva lasciato un uomo, un pastore, un vescovo che aveva parlato al cuore della gente, senza distinzioni, con passione, amore, benevolenza e freschezza evangelica. Non è stato solo uno scrittore ma un grande oratore e i suoi scritti e i suoi interventi, trascritti, occupano otto volumi (10).

Negli anni che sono seguiti ho avuto occasione di incontrare ed ascoltare le testimonianze preziose di altri che lo hanno incontrato di persona e conosciuto.

È veramente una scoperta sempre nuova e continua.

Lo stesso Papa Francesco ha voluto ricordarlo con la sua visita (11).

Sono certo che la sua testimonianza continuerà a far innamorare tante persone, credenti e non credenti, perché un uomo vero, un uomo che ha dedicato e donato la sua vita, donando un senso profondo di gratitudine e di speranza, parlando ai cuori e proponendosi, anche dopo l’elezione episcopale, come faceva: “non chiamatemi Eccellenza, Monsignor Antonio Bello. Sarò sempre per tutti don Tonino”. E i suoi occhi parlavano. Gli bastava uno sguardo.

(1) Fondazione don Tonino https://www.fondazionedontonino.it/

(2) Cfr. Mt 19, 23-30.

(3) Gli uni i piedi degli altri https://www.dontoninobello.info/as2-356/

(4) Audiant et laetentur https://www.conoscidontonino.it/audiant-et-laetentur/

(5) Assemblea dei “Beati i costruttori di Pace”, Arena di Verona, 20-22.02.1986 https://www.youtube.com/watch?v=8ZQ24suxmuU

(6) Cfr Is 2, 1-5

(7) Don Tonino, le parole “scomode” di un uomo libero – Vatican News https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2018-04/tonino-bello-papa-francesco-alessano-molfetta-visita-parole.html

(8) Colloquio con il fratello Trifone Bello https://www.youtube.com/watch?v=UkDdTnzKflA

(9) Molfetta-funerali di Don Tonino Bello

(10) https://www.dontoninobello.info/

(11) https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-francesco-molfetta-don-tonino-belloIl Papa: don Tonino ci aiuti a essere «Chiesa del grembiule» (avvenire.it)

Categorie
Uncategorized

L’EREDITÀ DI SILVESTRO

Silvestro Montanaro ( Sora 26 marzo 1954 – Napoli 10 Luglio 2021)

Pubblicato su https://www.vinonuovo.it/attualita/societa/leredita-di-silvestro-montanaro/

È sempre fonte di soddisfazione, per un insegnante, cogliere negli occhi dei ragazzi la partecipazione e l’interesse su temi trattati; in alcuni casi ci si può persino commuovere quando ciò che viene tramesso tocca le corde del cuore oltre quelle della mente.

Non parliamo della capacità personale del docente nel trasmettere un messaggio o della logica del mero riscontro della ricezione dello stesso: questi appartengono alla Mission e all’esperienza di ogni educatore e di ogni pedagogo.

Parliamo di quelle emozioni che nascono da un confronto che segue una proposta educativa colta nella sua verità e che coinvolge la vita, ponendo gli interlocutori innanzi ad alcune domande e chiamando ciascuno a dare la propria risposta.

Devo ringraziare l’amico Vittorio che mi aveva suggerito di organizzare a scuola un incontro con i miei studenti invitando il giornalista Silvestro Montanaro[1]. Poi è sopravvenuto il lockdown che ha caratterizzato l’ultima parte dello scorso anno scolastico e ciò ha reso impossibile l’iniziativa.

Silvestro ci ha lasciati il 10 luglio scorso.

Stressato ma mai arresosi alle le battaglie di denuncia che portava avanti instancabilmente, il suo viso sofferente nell’ultimo periodo rispecchiava il dolore per quello che i suoi occhi avevano visto: le situazioni di miseria, di dolore e di morte causate da un sistema globale che si nutre della vita di miliardi di esseri umani, per garantire il potere e il dominio di pochi individui su intere popolazioni.

La scomparsa di Silvestro ci lascia non solo il vasto patrimonio del suo giornalismo d’inchiesta svolti in circa venticinque anni di servizio Rai – servizi di enorme spessore quali quelli proposti nei programmi C’era una volta[2] e Dagli Appennini alle Ande[3] ma soprattutto l’eredità di un professionista, di un uomo, di un testimone la cui persona e le cui denunce devono essere riconosciute e fatte conoscere.

Portare il suo messaggio alle giovani generazioni che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo, in particolare attraverso il mondo della scuola, è senz’altro una strada da percorrere.

La professione del giornalista, come sappiamo,  è un servizio rivolto al pubblico, il quale premia sempre ciò che riconosce come vero e autentico; la passione di Silvestro, la dedizione e l’impegno nello svolgimento in questa professione nella quale credeva, si confronta con una semplice “ricetta”: quello che conta non è fare spettacolo ma raccontare delle storie, con il fine di far incontrare gli spettatori con le vite di coloro che vengono raccontati e si raccontano, con le loro sofferenze, con le loro speranze e con la loro dignità.

Delle grandi inchieste, i servizi che ci lasciano contenuti vivi, attuali e, purtroppo troppo spesso mai risolti, sono quelli internazionali. Tra i tanti vorrei citare “Il sogno di Antonio”[4], sul tema del debito internazionale che fu particolarmente posto sotto i riflettori a cavallo dell’anno Duemila, format utilizzato Da Oxfam nelle sue campagne informative e i successivi reportage dei quali riporto le parole del giornalista:

«Successivamente realizzai due documentari. “Col cuore coperto di neve”[5] e “…e poi ho incontrato Madid”[6]. Andarono in onda in seconda serata e accadde qualcosa di straordinario. Poche settimane dopo, su richiesta dei telespettatori, vennero replicati in prima serata. Si, su richiesta del pubblico che per una settimana intera paralizzò i centralini della Rai da Palermo a Milano. Ad un conto corrente dei Missionari Comboniani, in coda a “…e poi incontrato Madid”, arrivarono più di dieci miliardi di lire. Vennero salvate, dalla morte per fame, decine di migliaia di persone in Sud Sudan. E realizzate tante strutture di pubblica utilità»[7].

Sono decine i lavori che Silvestro ci ha lasciato, ricordo anche il riferimento a una grande figura, quella di Thomas Sankara[8], presidente del Burkina Faso, assassinato il 15 ottobre 1987.

Leggendo gli scritti di Silvestro mi sono soffermato su uno di questi, annotando senza difficoltà il parallelo possibile con le parole dell’apostolo Paolo di Tarso.

Chi è in prima linea, per il servizio di missione nella diffusione delle ragioni della giustizia, che sono le stesse di quelle del Vangelo, non si ferma davanti ad alcuna prova e le assume tutte, certo che l’altezza della posta e il fine della missione, valgano le sofferenze più disparate.

Queste le sue parole:

 «Ho lavorato il sabato e la domenica, tanti Natali…Ho avuto tre volte la malaria. La prima ci stavo lasciando la pelle. Ne porterò i segni tutta la vita. Ho fatto collezione di malattie tropicali. Ho rischiato più volte la vita in quelle che si chiamano assurdamente guerre dimenticate e che invece sono semplicemente e volutamente ignorate. I lividi e le botte prese neanche le conto. Tutta roba che fa parte del mio lavoro e per la quale non ho mai chiesto all’azienda nulla in cambio. Credo sia una malattia. La voglia di raccontare, la ricerca della verità, sono la più formidabile ricompensa a qualsiasi infortunio»[9].

Queste le parole di Paolo Tarso nella lettera seconda Lettera ai Corinzi:

                 Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? Se è necessario vantarsi, mi vanterò della mia debolezza. Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è benedetto nei secoli, sa che non mentisco. A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città dei Damasceni per catturarmi, ma da una finestra fui calato giù in una cesta, lungo il muro, e sfuggii dalle sue mani (2Cor 11, 24-32).

Caro Silvestro, questo mio saluto è per dirti: «grazie!».

Per il professionista, per l’uomo, per il testimone, per l’amico che non ho conosciuto ma che, in questo percorso di approfondimento, sento vicino alla mia persona e alla mia visione del mondo.

Infine permettimi di trasmettere quegli occhi gonfi di lacrime, quella commozione, quel desiderio di dirsi solidali vissuto dai mei studenti quest’anno alla visione del tuo racconto “La carne fresca”[10] con le testimonianze dirette delle bambine brasiliane vittime del turismo sessuale da parte anche di nostri concittadini e “normali” padri di famiglia.

Un mondo migliore è ancora possibile; esso passa dall’autenticità dei nostri giovani e dall’onestà intellettuale di chi vuole mostrare loro le sfide e la chiamata a costruire ed ad esserci.


[1] Cfr. https://carlinhoutopia.wixsite.com/carlinho-utopia/biografia-silvestro-montanaro

[2] Cfr. https://carlinhoutopia.wixsite.com/carlinho-utopia/cera-una-volta-

[3] Cfr. https://carlinhoutopia.wixsite.com/carlinho-utopia/dagli-appennini-alle-ande

[4] Cfr. https://carlinhoutopia.wixsite.com/carlinho-utopia/il-sogno-di-antonio

[5] https://carlinhoutopia.wixsite.com/carlinho-utopia/col-cuore-coperto-di-neve—1998

[6] https://carlinhoutopia.wixsite.com/carlinho-utopia/col-cuore-coperto-di-neve—1998

[7] Lettera di Silvestro Montanaro https://carlinhoutopia.wixsite.com/ceraunavolta/lettera-al-direttore-gen-rai

[8] https://carlinhoutopia.wixsite.com/carlinho-utopia/thomas-sankara-e-quel-giorno-uccise

[9] Lettera di Silvestro Montanaro https://carlinhoutopia.wixsite.com/ceraunavolta/lettera-al-direttore-gen-rai)

[10] Cfr. https://carlinhoutopia.wixsite.com/carlinho-utopia/carne-fresca—2001

Categorie
Uncategorized

在圣玛尔塔两个月

在圣玛尔塔两个月

锁定期间对圣玛尔塔家庭成员的内容的反思

亚历山德罗·曼弗里迪(Alessandro Manfridi)

2020/04/09

2020年3月9日至5月17日,在圣玛尔塔小教堂现场直播了64次罗马主教的感恩节庆祝活动。
按照他明确的意愿,这些庆祝活动从他的事工开始就与少数参加会议的忠实信徒举行了家庭聚会(近年来成千上万),而他从未想过将其作为一个整体公开发表。 相反,在此期间内,所有希望通过梵蒂冈媒体传输到与其相连的各个网络的流媒体链接的参与者都可以直接使用。
通过这种方式,教皇打算向“这种冠状病毒流行病的病人表明亲密关系,向医生,护士,提供大量帮助的志愿者,家庭成员,养老院中的老年人,囚犯 他们被锁定»¹。
这项任命恰逢重大的时间,例如每年礼仪会首先提出的四旬斋之旅,然后是复活节,这一提议与当时的情况一样重要,因为大流行是意外的,并且由于封锁而被迫隔离。 。
弗朗西斯从诸如解释圣体礼拜仪式的圣经读物的特定背景开始,传播了许多内容,迹象,建议和劝诫,不仅受到网络或电视连接的人们的欢迎和赞赏。 现场直播,也有那些意识到这一点的人,这要归功于媒体和新闻,当时有报道说圣玛尔塔传递了一些感言。
让我们尝试一些我们认为对欢迎和发展至关重要的文章。
在这两个月中,圣玛尔塔最受欢迎的话题是什么?
滚动浏览所有的同伴,我们发现出现在一个以上同伴中的单词,我们记录了其中的106项。
出现最多的术语-撇开名字:儿子,父亲和圣灵-分别是魔鬼(在九个同性恋中),教堂(10),法律(10),罪孽(12),心(16),上帝的子民 (17); 我们还将“信念,信任,忠诚,相信,信任”一词组合在一起,指出它们在21个亲戚中再次出现。
对于那些恪守信仰承诺的人,有哪些迹象显示出来?
信仰必须传播,奉献,但不能落入任何pro教的诱惑中。 谦卑的衣服。 每一个pro教活动都会导致腐败²。
关于信仰证词的实施,弗朗西斯断言:
您可以建造一家医院,拥有一个非常完善,发展良好的教育机构,但是如果没有基督教的见证人,那么您的工作就不会有见证人的工作,而是真正传讲耶稣的工作:它将是一个慈善机构, 很好-很好! -但仅此而已³。
这些话似乎是对所有指责罗马主教提倡一个愿景的人的回应。 弗朗西斯(Francis)邀请我们保持谨慎,并根据二项式见证和祈祷来宣扬信仰。
信念的特点是在各个方面概述了具体性:真理的具体性,谦卑的具体性,朴素的优雅⁴。
服务是耶稣跟随者的“身份证”中所表现的特殊特征,正是这种风格导致了根据选举的呼吁而建立和建立,正如在圣周的星期二在同一个仪式上所传达的那样。 坚持不懈是根本⁵。
4月2日的纪念日回顾了圣经中有关选举,应许和圣约的概念。
弗朗西斯(Francis)还说:伪君子和腐败的人祸了。 确实是上帝
对于他不宽恕的腐败者,仅仅因为腐败者无法请求宽恕,他就走得更远。 他累了……不,他不累:他没有能力。 腐败也使他失去了我们所有人都必须感到羞耻才能寻求宽恕的能力。 不,腐败是安全的,它在继续,它在摧毁,它在剥削人们,像这个女人一样,一切,一切……它在继续。 他把自己放在上帝的位置。
与福音信息相反,最有害和破坏性的态度之一是喃喃地抱怨,抱怨,that不休,这成为一种真正的社会私刑,甚至以诽谤和虚假新闻推翻了真相,一旦传播,就会拖累 群众,也导致形式的流血暴力。
除了耶稣和斯蒂芬以及各个年龄段的基督教烈士的榜样,我们还有大屠杀的当代戏剧。
面对这种以破坏性持久性为特征的致命局势,耶稣传递给我们的例子是勇于保持沉默的勇气:仅以沉默反对愤怒,绝不以理由反对。
对人类的虐待不仅会导致导致人身暴力的抱怨和愤怒,而且会因各种形式的不公而悲剧地实现,这些形式的不公超越了单个社会的普遍性。
在这方面,精湛的作法是在圣周三举行的同with节,阅读背叛以及与邻居的买卖。
当我们想到出售人时,想到了与非洲奴隶将他们带到美国的交易-这是一件老事-然后,例如,将卖给Daesh的Yazidi女孩的交易:但这是一个遥远的事情,这是 一件事…即使到今天人们也被卖掉了。 每天。 有犹大人卖兄弟姐妹:在工作中剥削他们,不付出权利,不承认自己的职责……的确,他们经常卖出最贵的东西。 我认为,为了更舒适,一个人可以将父母推开而不再见他们。 让他们在退休之家中安全,不要去看他们……它卖了。 有一种很普遍的说法,就是说这样的人说:“这有能力卖掉自己的母亲”:然后他们就把她卖了。 现在它们很平静,它们被移除了:“您照顾好它们……”。
今天的人类贸易就像在早期一样:完成了。 为什么是这样? 为什么:耶稣说了。 他给了一个领主钱。 耶稣说:“绅士和财物无法奉献”(路加福音16:13),两位先生。 耶稣复活是唯一的事情,我们每个人都必须选择:o侍奉上帝,您将在崇拜和服务中获得自由; 或服务金钱,您将成为金钱的奴隶。 这是选项; 许多人想事奉上帝和金钱。 这是不可能做到的。 最后,他们假装侍奉上帝以服务金钱。 在社会上无可挑剔的是隐藏的剥削者,但他们在桌子下做生意,甚至与人打交道:没关系。 人类的剥削正在贩卖你的邻居……小家伙,有一个偷窃出卖的步骤。 那些热爱金钱的人总是背叛以致拥有更多:这是规则,这是事实。
只需考虑强加作为奴隶制真实情况的工作条件就否定了人类尊严的不公正现象。
4月6日的狂欢节触动了良心:
关于不忠实的管理员的故事始终是最新的,甚至在高层次上也总是存在:让我们想到一些慈善机构或人道主义组织,这些组织有很多员工,很多人,他们的人非常丰富,最终达到了目标。 百分之四十的人贫穷,因为六十就是付那么多人的薪水。 这是从穷人那里获取金钱的一种方式。 但是答案是耶稣,在这里我要停止:“穷人永远与你同在”(约翰福音12,8)。 这是一个事实:“实际上,您总是与穷人在一起”。 穷人在那里。 有很多:我们看到的是穷人,但这是最小的部分。 我们看不到的穷人数量之多:隐藏的穷人。 我们之所以看不到它们,是因为我们进入了一种否定主义的冷漠文化,并且我们否认:“不,不,没有很多,它们不可见; 是的,那种情况……”,总是削弱穷人的现实。 但是有很多很多。
甚至,如果我们不接受这种冷漠文化,就有一种习惯将穷人视为城市的装饰品:是的,那里像雕像; 是的,可以看到它们; 是的,那个乞求施舍的老妇人,那个另一个…但是好像这是正常的事情。 穷人是城市装饰的一部分。 但是绝大多数是经济政策,金融政策的贫困受害者。 最近的一些统计数据总结了这一点:少数人手中有很多钱,许多人中有很多贫穷。 这就是许多人的贫穷,他们是世界经济结构性不公正的受害者。 还有许多穷人感到羞耻,以至于他们没有表现到月底。 许多可怜的中产阶级人,他们秘密地去明爱,秘密地问和感到羞耻。 穷人比富人多得多。 非常非常非常……耶稣说的是真的:“事实上,穷人总是与您同在”。 但是我看到他们了吗? 我注意到这个现实了吗? 尤其是对于隐藏的现实,那些感到羞耻的人表示他们直到月底才做到这一点¹²。
愿意参加遭受这一大流行病困扰的人们的苦难,必须使我们对遭受许多其他大流行病如世界饥饿的兄弟们的思想敞开怀抱。
因此,这种大流行的经历可能会成为重新定义我们的选择的机会,而不是陷入对坟墓的怀旧之情:
即使在今天,在下一疫情-我们希望很快到来-这种大流行的下一阶段,也有相同的选择:我们的赌注将是生命,人民复活,或者是钱财之神:回到坟墓。 饥饿,奴隶制,战争,军工厂,未受教育的儿童……这里有坟墓。
毫无疑问,这种大流行是社会危机的经历,就像其他许多危机时期一样:婚姻,家庭,工作。 在危机时刻如何应对?
在我的土地上有一句话说:“当您骑马时,必须过河时,请不要在河中央换马”。 […]这是忠贞的时刻,忠于上帝的时刻,忠实于我们从前所采取的事物[决定]的时刻。 这也是转变的时刻,因为这种忠诚将激发我们为善做一些改变,而不是让我们与善良保持距离。
上帝的子民的角色是什么?

圣玛尔塔?

基督教不仅是一种伦理,而且还不仅仅是被选为信仰的见证人的精英。
信徒必须体验嗅觉,体验对属于上帝子民的记忆。
人:
当缺乏这种力量时,就会出现教条主义,道德主义,伦理学,精英运动。 人们不见了。
在这一神圣的循环中,印象最深刻的图像之一就是教堂的河流,在这里,所有不同的潮流都有权出现。
我们认为,这是对所有主张主张分裂主义或抱怨不可能同居不同民族,传统主义者或进步主义者的人们的回应。
弗朗西斯在这里继续回忆起,政党之间的分裂,分裂的工作(我是保罗的,我是阿波罗的…)将自身呈现为教会的真正疾病。
教堂就像一条河,你知道吗? 有些在这边,有些在另一边,但是重要的是每个人都在河里”。 这是教会的统一。 外面没人,里面每个人。 然后,具有特殊性:这不会分裂,不是意识形态,这是合法的。 但是,为什么教会拥有如此宽广的河流呢? 这是因为主如此想要。
我们在3月18日的重大庆祝活动中关闭了这种报价范围,弗朗西斯提醒我们,
我们的上帝是亲密的上帝,他是与他的子民同行的上帝[…]人拒绝上帝的亲密,他想成为人际关系的主人,亲密总是带来一些弱点。 …]“附近的上帝”变得虚弱,并且他越靠近,他似乎越弱[…]
我们的上帝是亲密的,要求我们彼此亲近,而不是彼此远离。 在由于大流行而导致的危机时刻,这种亲密关系要求我们更多地展示它,更多地展示它。 我们也许不能因为害怕传染而身体接近我们,但是我们可以唤醒我们彼此之间的亲密态度:通过祈祷,帮助和许多亲密方式。 为什么我们必须彼此靠近? 因为我们的上帝在附近,他想在生活中陪伴我们。 他是亲近之神。 因此,我们不是孤立的人:我们是亲密的,因为从主那里得到的继承是亲近的,即亲密的姿态。
在大流行开始后的几个月,重新阅读弗朗西斯的话是一个难得的机会,可以理解这些事件并鼓励每个人建立更美好的世界。
——————————————————————————
1梵蒂冈新闻,教宗的亲密关系:圣玛尔塔群众每天都生活在https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-03/coronavirus-papa-francesco-messa-santa-marta -every-day.html
2见《 FRANCIS》,必须传达信仰,尤其是在2020年4月25日,尤其是在见证人的面前,必须提供信仰,网址为http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200425_testimoniare -lafede-conlavita.html
3 ID。,没有见证和祈祷,就不可能在2020年4月30日在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200430_testimonianza-e- 祈祷.html
4见ID。《小孩子的具体性和简单性》,2020年4月29日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200429_laconcretezza-dellaverita.html中
5参见ID,Persevere服务,2020年4月7日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200407_perseverare-nelservizio.html
6参见ID,《基督徒生活的三个层面:选举,应许,盟约》,2020年4月2日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco- cotidie_20200402_letre-dimensions-of-life.html
7 ID。,信靠上帝的怜悯,2020年3月30日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200330_pregare-peril-perdono.html
8见ID,2020年4月28日,每天daily不休的私刑,网址为http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200428_laverita-dellatestimonianza.html
9见ID.2020年3月27日,http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200327_ilcoraggio-ditacere.html
10 ID。,犹大,你在哪里?,2020年4月8日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200408_tra-lealta-e-interesse.html
11 Cf. ID。,《工作是人类的使命》,2020年5月1日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200501_illavoro-primavocazione- of man.html
12 ID。《在穷人中寻找耶稣》,2020年4月6日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200406_la-poverta-nascosta.html
13见《眼泪ID》,2020年3月29日,见http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200329_lagrazia-dipiangere.html
14见ID,《兄弟会日,pen悔和祈祷日》,2020年5月14日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200514_giornodi-fratellanza -penance-prayer.html
15 ID。,选择公告,以免落入我们的坟墓,2020年4月13日,位于http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200413_annunciare-cristo- vivoerisorto.html
16 ID。,学会生活中的危机时刻,2020年5月2日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200502_lecrisi-occasioni-diconversione.html
17 ID。,成为一名基督徒将属于上帝的子民,2020年5月7日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200507_consapevoli-diessere-popolodidio中。 html
18 ID。我们都有一位牧羊人:耶稣,2020年5月4日,网址:http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200504_cristo-unicopastore.html
19 ID。,我们的上帝已经亲密,并要求我们彼此亲密,2020年3月18日,在http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa -francesco-cotidie_20200318_pergli-operatorisanitari.html

Categorie
Uncategorized

Miezi miwili huko Santa Marta

Miezi miwili huko Santa Marta

Tafakari juu ya yaliyomo kwenye familia huko Santa Marta wakati wa kufungwa

Alessandro Manfridi

04/09/2020

Kulikuwa na sherehe 64 za Ekaristi ya Askofu wa Roma kutangaza moja kwa moja kutoka kanisa la Santa Marta, kutoka 9 Machi hadi 17 Mei 2020.
Kwa wosia wake wazi, sherehe hizi, ambazo tangu mwanzo wa huduma yake zimefanya mkutano wa kifamilia na idadi ndogo ya waaminifu ambao wameshiriki katika hizo (maelfu katika miaka ya hivi karibuni) na ambayo hakuwahi kutaka kuiweka wazi kwa umma na moja kwa moja, zilifunguliwa katika kipindi hiki kwa wale wote ambao walitaka kushiriki kupitia kiunga cha utiririshaji kinachosambazwa na media ya Vatican kwa mitandao anuwai iliyounganishwa nao.
Kwa njia hii, Papa alikusudia kuonyesha ukaribu wake “kwa wagonjwa wa janga hili la coronavirus, kwa madaktari, wauguzi, wajitolea ambao husaidia sana, wanafamilia, kwa wazee walio katika nyumba za kustaafu, kwa wafungwa ambao wamefungwa »¹.
Uteuzi huu, ambao uliambatana na wakati muhimu kama ule ambao liturujia inapendekeza kila mwaka na safari ya Kwaresima kwanza na baadaye na Pasaka, ilishirikiwa katika muktadha muhimu kama ilivyotarajiwa kama ile ya janga na matokeo ya kutengwa kwa kulazimishwa kwa sababu ya kuzuiliwa. .
Kuanzia muktadha maalum kama ule wa familia ambazo zinaelezea usomaji wa kibiblia wa ibada ya Ekaristi, Francis aliwasilisha yaliyomo, dalili, mapendekezo na mawaidha mengi, ambayo yalipokelewa na kuthaminiwa sio tu na wale waliounganisha kwenye mtandao au kupitia Runinga. Ishi lakini pia kutoka kwa wale ambao walijifunza kuhusu hilo shukrani kwa media na habari kwamba katika siku hizo ziliripoti tafakari zingine zilizotangazwa na Santa Marta.
Wacha tujaribu kuchukua baadhi ya vifungu hivi ambavyo tunaamini ni muhimu kupokea na kukuza.
Je! Ni mada gani maarufu zaidi katika miezi hii miwili huko Santa Marta?
Kutembea kwa watu wote tulipata maneno ambayo yalionekana katika zaidi ya moja ya kumbukumbu na tulirekodi vitu 106 kati yao.
Maneno ambayo yanaonekana zaidi – ukiacha kando majina: Mwana, Baba na Roho Mtakatifu – ni maneno Ibilisi (katika homili tisa), Kanisa (10), Sheria (10), dhambi (12), moyo (16), watu wa Mungu (17); pia tumejiunga na maneno imani, uaminifu, uaminifu, amini, uaminifu, tukigundua kujirudia kwao katika familia 21.
Je! Ni nini dalili zinazojitokeza kwa wale ambao wanaishi kujitolea kwa imani?
Imani lazima ipitishwe, itolewe lakini bila kuanguka katika kishawishi cha uongofu wowote: njia hizo ni ushuhuda na huduma; vazi lile la unyenyekevu. Kila ubadilishaji unasababisha ufisadi².
Kuhusu utekelezaji wa ushuhuda wa imani, Francisko anasema:
Unaweza kutengeneza hospitali, muundo wa elimu wa ukamilifu mkubwa, wa maendeleo makubwa, lakini ikiwa muundo hauna shahidi wa Kikristo, kazi yako haitakuwa na kazi ya ushuhuda, kazi ya mahubiri ya kweli ya Yesu: itakuwa upendo, nzuri sana – nzuri sana! – lakini hakuna chochote zaidi³.
Maneno haya yanaonekana kuwa jibu kwa wale wote wanaomtuhumu askofu wa Roma kukuza maono ambayo yatapuuza ubora wa imani na pendekezo la Kanisa kama “hospitali ya shamba”. Fransisko anatualika tuwe waangalifu na tutoe ahadi ya kuhubiri imani juu ya ushuhuda na sala ya kipekee.
Imani ina sifa ya urafiki ambao umeainishwa katika nyanja zake anuwai: ukweli wa ukweli, uaminifu wa unyenyekevu, neema ya unyenyekevu⁴.
Huduma ni sifa ya pekee iliyopo katika “kadi ya kitambulisho” ya mfuasi wa Yesu na ni mtindo huu unaosababisha kujenga na kujenga kulingana na wito wa uchaguzi, kama unavyosambazwa katika mahubiri Jumanne ya Wiki Takatifu. Uvumilivu katika huduma ni jambo la msingi⁵.
Dhana za kibiblia za uchaguzi, ahadi na agano zinakumbukwa katika mkutano wa Aprili 2⁶.
Francis pia anasema: ole wao wanafiki na mafisadi. Mungu kweli
kwa fisadi hasamehe, kwa sababu tu mafisadi hawawezi kuomba msamaha, ameenda mbali zaidi. Amechoka… hapana, hajachoka: hana uwezo. Ufisadi pia umemnyang’anya uwezo wetu wote kuwa na aibu, kuomba msamaha. Hapana, mafisadi ni salama, inaendelea, inaharibu, inawanyonya watu, kama mwanamke huyu, kila kitu, kila kitu… inaendelea. Alijiweka katika nafasi ya Mungu.
Mojawapo ya tabia mbaya na mbaya zaidi, inayopinga ujumbe wa Injili, ni ile ya kunung’unika, kulalamika, kuongea, ambayo inakuwa ujamaa wa kweli kijamii, na kufikia hatua ya kupindua ukweli kwa kashfa na habari za uwongo ambazo, ikiwa zinaenea, vuta raia, pia kusababisha aina za vurugu za umwagaji damu.
Mbali na mifano ya Yesu na Stefano na mashahidi wa Kikristo wa kila kizazi, tuna mchezo wa kuigiza wa kisasa wa mauaji ya halaiki.
Kukabiliwa na hali hii mbaya, ambayo inajulikana na uvumilivu wa uharibifu, mfano ambao Yesu ametupatia ni ule wa ujasiri wa kunyamaza: kupinga ghadhabu kwa ukimya tu, kamwe bila kuhesabiwa haki.
Unyanyasaji wa kibinadamu hauishi kwenye manung’uniko na ghadhabu ambayo husababisha vurugu za mwili lakini inasikitishwa kwa kusikitisha na kila aina ya dhuluma ambayo inapita zaidi ya jamii za kibinafsi kuchukua vipimo vya ulimwengu.
Wenye ujuzi katika suala hili ni mahojiano juu ya Jumatano Takatifu na usomaji wa usaliti pamoja na uuzaji wa jirani yetu.
Tunapofikiria kuuza watu, biashara iliyofanywa na watumwa kutoka Afrika kuwaleta Amerika inakuja akilini – jambo la zamani – basi biashara, kwa mfano, ya wasichana wa Yazidi kuuzwa kwa Daesh: lakini ni jambo la mbali, ni jambo moja … Hata leo watu wanauzwa. Kila siku. Kuna Yuda ambaye huwauza ndugu na dada zao: akiwatumia katika kazi yao, bila kulipa haki, bila kutambua majukumu yao … Hakika, mara nyingi huuza vitu vya bei ghali. Nadhani kuwa vizuri zaidi, mtu anaweza kuwasukuma wazazi wake na asiwaone tena; kuwaweka salama katika nyumba ya wastaafu na sio kwenda kuwaona… inauza. Kuna msemo wa kawaida sana kwamba, ukiongea juu ya watu kama hawa, inasema kwamba “hii inauwezo wa kuuza mama ya mtu”: na wanamuuza. Sasa wametulia, wako mbali: “Unawatunza …”.
Leo biashara ya wanadamu ni kama katika siku za mwanzo: imefanywa. Kwa nini hii? Kwa nini: Yesu alisema. Alitoa pesa bwana. Yesu alisema: “Mungu na pesa haziwezi kutumikiwa” (rej. Lk 16:13), waungwana wawili. Ni jambo la pekee ambalo Yesu anainua na kila mmoja wetu lazima achague: o mtumikie Mungu, na utakuwa huru katika kuabudu na kuhudumia; au utumie pesa, na utakuwa mtumwa wa pesa. Hii ndio chaguo; na watu wengi wanataka kumtumikia Mungu na pesa. Na hii haiwezi kufanywa. Mwishowe wanajifanya kumtumikia Mungu kwa kutumikia pesa. Ni wanyonyaji waliofichwa ambao hawafai katika jamii, lakini chini ya meza wanafanya biashara, hata na watu: haijalishi. Unyonyaji wa kibinadamu ni kuuza jirani yako … kuna hatua ya kuiba ili kumsaliti, mdogo. Wale wanaopenda pesa sana hudanganya kupata zaidi, kila wakati: ni sheria, ni ukweli¹⁰.
Hebu fikiria udhalimu ambao unanyima utu wa binadamu kwa kuweka mazingira ya kazi ambayo ni hali halisi ya utumwa¹¹.
Hofu ya Aprili 6 inagusa dhamiri:
Hadithi hii ya msimamizi asiye mwaminifu ni ya kila wakati, iko kila wakati, hata kwa kiwango cha juu: hebu fikiria juu ya misaada au mashirika ya kibinadamu ambayo yana wafanyikazi wengi, wengi, ambao wana muundo tajiri sana wa watu na mwishowe hufikia maskini asilimia arobaini, kwa sababu sitini ni kulipa mshahara wa watu wengi. Ni njia ya kuchukua pesa kutoka kwa masikini. Lakini jibu ni Yesu. Na hapa nataka kuacha: “Una maskini daima pamoja nawe” (Yoh 12,8). Huu ni ukweli: “Kwa kweli, siku zote mna maskini pamoja nanyi”. Masikini wapo. Kuna mengi: kuna maskini ambao tunaona, lakini hii ndio sehemu ndogo zaidi; idadi kubwa ya maskini ni wale ambao hatuwaoni: maskini waliofichwa. Na hatuwaoni kwa sababu tunaingia kwenye tamaduni hii ya kutokujali ambayo ni ya kupuuza na tunakataa: “Hapana, hapana, hakuna mengi, hawawezi kuonekana; ndio, kesi hiyo… ”, kila wakati ikipunguza hali halisi ya maskini. Lakini kuna mengi, mengi.
Au hata, ikiwa hatuingii utamaduni huu wa kutokujali, kuna tabia ya kuwaona masikini kama mapambo ya jiji: ndio, kuna, kama sanamu; ndio, zipo, zinaweza kuonekana; ndio, yule mama mzee ambaye anaomba sadaka, huyo mwingine … Lakini kana kwamba ni jambo la kawaida. Ni sehemu ya mapambo ya jiji kuwa na watu masikini. Lakini walio wengi ni wahasiriwa duni wa sera za uchumi, za sera za kifedha. Takwimu zingine za hivi karibuni zinafupisha hii kama ifuatavyo: kuna pesa nyingi mikononi mwa wachache na umaskini mwingi katika mengi, mengi. Na huu ndio umasikini wa watu wengi ambao ni wahanga wa ukosefu wa haki wa kimuundo wa uchumi wa ulimwengu. Na kuna watu wengi masikini ambao wanaona aibu kuonyesha kwamba hawafiki mwisho wa mwezi; watu wengi masikini wa tabaka la kati, ambao huenda kwa siri kwa Caritas na kuuliza kwa siri na kujisikia aibu. Masikini ni wengi [kuliko] matajiri; sana, sana… Na kile Yesu anasema ni kweli: “Maskini mnao sikuzote”. Lakini ninawaona? Je! Ninaona ukweli huu? Hasa ukweli uliofichika, wale ambao wana aibu kusema hawafiki mwisho wa mwezi¹².
Utayari wa kushiriki katika mateso ya wale ambao wamekumbwa na janga hili¹³, lazima ufungue tafakari yetu juu ya ndugu ambao wanaugua magonjwa mengine mengi kama vile njaa ya ulimwengu world.
Basi, uzoefu huu wa janga unaweza kuwa fursa ya kufafanua chaguzi zetu tena na usirudi katika kile kinachoitwa hamu ya kaburi:
Hata leo, mbele ya ijayo – tunatumai kuwa hivi karibuni – mwisho unaofuata wa janga hili, kuna chaguo sawa: ama dau letu litakuwa la maisha, kwa ufufuo wa watu au itakuwa kwa mungu wa pesa: kurudi kwenye kaburi la njaa, utumwa, vita, viwanda vya silaha, watoto wasio na elimu… kuna kaburi¹⁵.
Bila shaka, ile ya janga ni uzoefu wa shida ya kijamii, kama nyakati zingine nyingi za shida: ndoa, familia, kazi. Jinsi ya kuguswa wakati wa shida?
Katika ardhi yangu kuna msemo usemao: “Unapopanda farasi na lazima uvuke mto, tafadhali usibadilishe farasi katikati ya mto”. […] Ni wakati wa uaminifu, wa uaminifu kwa Mungu, wa uaminifu kwa mambo [maamuzi] ambayo tumechukua kutoka hapo awali. Pia ni wakati wa wongofu, kwa sababu uaminifu huu, ndiyo, utatuhamasisha kubadilika kwa mema, sio kututenga na mema¹⁶.
Je! Jukumu la watu wa Mungu ni lipi, neno la kawaida zaidi, labda haishangazi, katika hawa jamaa a

Santa Marta?

Ukristo sio maadili tu, sio tu wasomi wa watu waliochaguliwa kutoa ushahidi wa imani.
Muumini lazima apate hali ya harufu na apate kumbukumbu ya kuwa wa watu wa Mungu. Pata dhamiri
ya watu:
Wakati hii inakosekana, kuna mafundisho ya kimapenzi, maadili, maadili, harakati za wasomi. Watu wamekosa¹⁷.
Picha moja ambayo itabaki kuvutia zaidi katika mzunguko huu wa familia ni ile ya Kanisa kama mto ambao mikondo yote tofauti ina haki ya kuwapo.
Tunaamini hii ni madai yaliyotolewa kujibu wale wote wanaodai madai kwenye ukingo wa mgawanyiko au kulalamika juu ya kutowezekana kwa kukaa pamoja kwa roho tofauti, jadi au maendeleo.
Hapa Francis anaendelea kukumbuka kuwa kazi ya mgawanyiko, ya kugawanyika kati ya vyama (mimi ni wa Paul, mimi ni wa Apollo …) inajionyesha kama ugonjwa wa kweli kwa Kanisa.
Kanisa ni kama mto, unajua? Wengine wako zaidi upande huu, wengine upande wa pili, lakini jambo la muhimu ni kwamba kila mtu yuko ndani ya mto “. Huu ni umoja wa Kanisa. Hakuna mtu nje, kila mtu ndani. Halafu, na upendeleo: hii haigawanyika, sio itikadi, ni halali. Lakini kwa nini Kanisa lina upana wa mto? Ni kwa sababu Bwana anataka iwe hivyo¹⁸.
Tunafunga nukuu hii na mahubiri muhimu ya Machi 18 ambayo Francis anatukumbusha hiyo
Mungu wetu ni Mungu wa ukaribu, ni Mungu anayetembea na watu wake. […] Mwanadamu hukataa ukaribu wa Mungu, anataka kuwa bwana wa uhusiano na ukaribu daima huleta udhaifu fulani. [ …] “Mungu aliye karibu” huwa dhaifu, na kadiri anavyokaribia, ndivyo anaonekana dhaifu […]
Mungu wetu yuko karibu na anatuuliza tuwe karibu na kila mmoja, sio kuzunguka mbali kutoka kwa kila mmoja. Na katika wakati huu wa shida kwa sababu ya janga tunalopata, ukaribu huu unatuuliza tuuonyeshe zaidi, uuonyeshe zaidi. Hatuwezi, labda, kutusogelea kwa mwili kwa kuogopa kuambukiza, lakini tunaweza kuamsha ndani yetu tabia ya ukaribu kati yetu: kwa sala, kwa msaada, njia nyingi za ukaribu. Na kwa nini tunapaswa kuwa karibu na kila mmoja? Kwa sababu Mungu wetu yuko karibu, alitaka kuandamana nasi maishani. Yeye ni Mungu wa ukaribu. Kwa sababu hii, sisi sio watu waliotengwa: tuko karibu, kwa sababu urithi ambao tumepokea kutoka kwa Bwana ni ukaribu, ambayo ni ishara ya ukaribu¹⁹.
Miezi michache baada ya kuanza kwa janga hilo, kusoma tena maneno ya Fransisco ni fursa nzuri ya kuelewa mambo na kuhimiza kila mtu kujenga ulimwengu bora.
——————————————————————————-
1 Vatican News, Ukaribu wa Papa: Misa ya Santa Marta huishi kila siku, kwa https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-03/coronavirus-papa-francesco-messa-santa-marta -kila siku.html
2 Tazama FRANCIS, Imani lazima ipelekwe, inapaswa kutolewa, haswa na shahidi, 25 Aprili 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200425_testimoniare -lafede-conlavita.html
3 ID., Bila ushuhuda na maombi haiwezekani kuhubiri kitume, Aprili 30, 2020, kwa http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200430_testimonianza-e- sala.html
4 Angalia kitambulisho., Ufupi na unyenyekevu wa watoto, 29 Aprili 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200429_laconcretezza-dellaverita.html
5 Angalia kitambulisho. Vumilia katika huduma, 7 Aprili 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200407_perseverare-nelservizio.html
6 Angalia kitambulisho., Vipimo vitatu vya maisha ya Kikristo: uchaguzi, ahadi, agano, Aprili 2, 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco- cotidie_20200402_letre-vipimo-vya-maisha.html
7 ID., Tumaini rehema ya Mungu, Machi 30, 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200330_pregare-peril-perdono.html
8 Tazama kitambulisho., Kupiga gumzo kidogo kwa kila siku, 28 Aprili 2020, kwenye http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200428_laverita-dellatestimonianza.html
9 Angalia kitambulisho., Ujasiri wa kuwa kimya, Machi 27, 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200327_ilcoraggio-ditacere.html
Kitambulisho cha 10, Yuda, uko wapi?, 8 Aprili 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200408_tra-lealta-e-interesse.html
11 Cf ID., Kazi ni wito wa mtu, 1 Mei 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200501_illavoro-primavocazione- ya mtu.html
Kitambulisho cha 12, Kumtafuta Yesu kwa maskini, 6 Aprili 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200406_la-poverta-nascosta.html
13 Angalia kitambulisho., Jumapili ya machozi, Machi 29, 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200329_lagrazia-dipiangere.html
14 Angalia kitambulisho., Siku ya udugu, siku ya toba na sala, Mei 14, 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200514_giornodi-fratellanza – sala-sala.html
Kitambulisho cha 15, Chagua tangazo ili usiingie kwenye makaburi yetu, 13 Aprili 2020, kwa http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200413_annunciare-cristo- vivoerisorto.html
Kitambulisho cha 16, Kujifunza kuishi wakati wa shida, 2 Mei 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200502_lecrisi-occasioni-diconversione.html
Kitambulisho cha 17, Kuwa Mkristo ni mali ya watu wa Mungu, 7 Mei 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200507_consapevoli-diessere-popolodidio. html
Kitambulisho cha 18, Sote tuna Mchungaji mmoja: Yesu, 4 Mei 2020, kwa http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200504_cristo-unicopastore.html
Kitambulisho cha 19, Mungu wetu yuko karibu na anatuuliza tuwe karibu na kila mmoja, Machi 18, 2020, katika http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa -francesco-cotidie_20200318_pergli-operesheni ya usalama.html

Categorie
Uncategorized

Два месяца в Санта-Марте

Два месяца в Санта-Марте

Размышления о содержании проповедей в Санта-Марте во время изоляции

Алессандро Манфриди

09.04.2020

С 9 марта по 17 мая 2020 года из часовни Санта-Марты в прямом эфире транслировалось 64 евхаристических празднования епископа Рима.
По его явной воле, эти празднования, которые с самого начала его служения превратились в семейную встречу с небольшим количеством верующих, принявших в них участие (тысячи за последние годы), и которые он никогда не хотел предавать огласке в едином и всеобъемлющем виде. direct, вместо этого были открыты в этот период для всех, кто хотел принять участие через потоковую ссылку, передаваемую средствами массовой информации Ватикана в различные связанные с ними сети.
Таким образом Папа намеревался показать свою близость «к больным этой эпидемией коронавируса, врачам, медсестрам, волонтерам, которые так много помогают, членам семьи, пожилым людям, которые находятся в домах престарелых, заключенным, которые они заперты »¹.
Это назначение, которое совпало со значительным временем, таким как то, которое литургия предлагает каждый год, сначала с Великим постным путешествием, а затем с Пасхой, было разделено в контексте столь же критического, сколь и неожиданного, как пандемия и последующая принудительная изоляция из-за изоляции. .
Исходя из определенного контекста, например, из проповедей, объясняющих библейское прочтение евхаристической литургии, Франциск передал много содержания, указаний, предложений и увещеваний, которые приветствовались и ценились не только теми, кто подключался к сети или по телевидению. В прямом эфире, но также и от тех, кто узнал об этом благодаря средствам массовой информации и новостям, которые в те дни сообщали о некоторых размышлениях, транслируемых Санта-Мартой.
Давайте попробуем рассмотреть некоторые из этих отрывков, которые, по нашему мнению, важно приветствовать и развивать.
Какие темы были самыми популярными за эти два месяца в Санта-Марте?
Просматривая все проповеди, мы нашли слова, которые встречаются более чем в одной проповеди, и записали среди них 106 записей.
Наиболее часто встречающиеся термины, не считая имен: Сын, Отец и Святой Дух, – это слова дьявол (в девяти проповедях), Церковь (10), Закон (10), грех (12), сердце (16), народ Божий. (17); мы также объединили слова вера, доверие, верность, верь, доверие, отметив их повторение в 21 проповеди.
Какие признаки появляются у тех, кто живет верой?
Вера должна быть передана, предложена, но не поддаваться искушению любого прозелитизма: пути – это свидетельство и служение; одежда смирения. Всякий прозелитизм ведет к коррупции².
Относительно воплощения свидетельства веры Франциск утверждает:
Вы можете создать больницу, образовательную структуру большого совершенства, большого развития, но если в ней нет христианского свидетельства, ваша работа не будет работой свидетельства, работой истинного проповеди Иисуса: это будет благотворительность, очень хорошо – очень хорошо! – но не более3.
Эти слова кажутся ответом всем тем, кто обвиняет епископа Рима в продвижении видения, пренебрегающего приматом веры, с предложением Церкви создать «полевой госпиталь». Франциск призывает нас быть осторожными и основывать свое обязательство проповедовать веру на биномиальном свидетельстве и молитве.
Вера характеризуется конкретностью, которая выражается в различных ее аспектах: конкретность истины, конкретность смирения, благодать простоты ».
Служение – это особенная черта, присутствующая в «удостоверении личности» последователя Иисуса, и именно этот стиль ведет к строительству и строительству в соответствии с призывом к избранию, переданным в проповеди во вторник Страстной недели. Настойчивость в обслуживании – это основа⁵.
Библейские концепции избрания, обещания и завета вспоминаются в проповеди от 2 апреля.
Франциск также заявляет: горе лицемерам и развращенным. Бог действительно
развращенным он не прощает, просто потому, что развращенные не могут просить прощения, он пошел дальше. Он устал… нет, он не устал: он не способен. Коррупция также лишила его способности стыдиться и просить прощения. Нет, коррупция в безопасности, она продолжается, она разрушает, эксплуатирует людей, таких как эта женщина, все, все… это продолжается. Он поставил себя на место Бога.
Одно из самых пагубных и деструктивных настроений, противоположных посланию Евангелия, – это ропот, жалобы, болтовня, который превращается в настоящее социальное линчевание, доходящее до того, что опровергает истину клеветой и ложными новостями, которые в случае их распространения затягивают масс, что также приводит к кровавому насилию.
В дополнение к примерам Иисуса и Стефана и христианских мучеников всех времен у нас есть современная драма Холокоста.
Столкнувшись с этой смертоносной ситуацией, характеризующейся разрушительной настойчивостью, Иисус передал нам пример мужества молчать: противостоять гневу только молчанием, а не оправданием.
Жестокое обращение с людьми не ограничивается ропотом и яростью, ведущими к физическому насилию, но трагически актуализируется каждой формой несправедливости, которая выходит за рамки отдельных обществ и принимает универсальные масштабы.
Мастерской в ​​этом отношении является проповедь в Страстную среду с чтением предательства рядом с продажей нашего ближнего.
Когда мы думаем о продаже людей, мы думаем о торговле рабами из Африки, чтобы переправить их в Америку – старая вещь, – затем торговля, например, езидскими девушками, проданными Даиш: но это далекая вещь, это одно … Даже сегодня люди продаются. Каждый день. Есть Иуда, которые продают своих братьев и сестер: эксплуатируют их в работе, не платят должным, не признают своих обязанностей … Действительно, они часто продают самые дорогие вещи. Я думаю, что для большего комфорта мужчина может оттолкнуть родителей и больше их не видеть; держать их в безопасности в доме престарелых и не ходить к ним … это продает. Есть очень распространенная поговорка, когда, говоря о таких людях, говорится, что «это способно продать свою мать»: а они ее продают. Сейчас они спокойны, снимаются: «Береги их …».
Сегодня человеческая торговля похожа на то, что было раньше: это сделано. Почему это? Почему: это сказал Иисус. Он дал деньги господину. Иисус сказал: «Богу и деньгам не служить» (ср. Лк 16:13), двое господ. Это единственное, что поднимает Иисус, и каждый из нас должен выбрать: служить Богу, и вы будете свободны в поклонении и служении; или служи деньгам, и будешь рабом денег. Это вариант; и многие люди хотят служить Богу и деньгам. А этого сделать нельзя. В конце концов, они делают вид, что служат Богу ради денег. Это скрытые эксплуататоры, которые безупречны в социальном плане, но они ведут дела под столом, даже с людьми: это не имеет значения. Человеческая эксплуатация – это продажа ближнего … есть шаг воровать, чтобы предать, малышка. Те, кто слишком любит деньги, всегда обманывают, чтобы получить больше: это правило, это факт ».
Только подумайте о несправедливостях, которые лишают человека достоинства, навязывая условия труда, которые являются реальными ситуациями рабства ».
Проповедь от 6 апреля трогает совесть:
Эта история о неверном администраторе всегда актуальна, всегда есть, даже на высоком уровне: давайте подумаем о каких-то благотворительных или гуманитарных организациях, у которых много сотрудников, много, у которых очень богатый состав людей, и в конце концов она достигает сорок процентов бедных, потому что шестьдесят – это зарплата стольких людей. Это способ отнять деньги у бедных. Но ответ – Иисус. И здесь я хочу остановиться: «Бедные всегда с вами» (Иоанна 12,8). Это правда: «На самом деле, с тобой всегда бедные». Есть бедняки. Их много: мы видим бедных, но это самая маленькая часть; большое количество бедных – это те, кого мы не видим: скрытые бедняки. И мы не видим их, потому что приходим в эту культуру безразличия, которая является отрицательной, и мы отрицаем: «Нет, нет, их немного, их нельзя увидеть; да, тот случай… », всегда умаляя реальное положение бедных. Но их очень много.
Или даже, если мы не вступаем в эту культуру безразличия, у нас есть привычка рассматривать бедняков как украшения города: да, есть, как статуи; да, есть, их видно; да, та старушка, которая просит милостыню, та другая … Но как будто это нормальное явление. Жить бедным – часть городского убранства. Но подавляющее большинство – бедные жертвы экономической политики, финансовой политики. Некоторые последние статистические данные резюмируют это следующим образом: в руках немногих много денег, а у многих и многих много бедных. И это бедность многих людей, ставших жертвами структурной несправедливости мировой экономики. И есть много бедняков, которым стыдно показывать, что они не доживают до конца месяца; много бедных представителей среднего класса, которые тайком ходят в Каритас, тайно спрашивают и стыдятся. Бедных намного [многочисленнее], чем богатых; очень, очень … И то, что Иисус говорит, верно: «Бедные всегда с вами». Но я их вижу? Я замечаю эту реальность? Особенно о скрытой реальности, тех, кто стыдится сказать, что не доживает до конца месяца »².
Готовность участвовать в страданиях тех, кто пострадал от этой пандемии ¹ ¹, должна открыть нам размышления о братьях, которые страдают от многих других пандемий, таких как пандемия голода в мире ».
Пусть этот опыт пандемии станет возможностью пересмотреть наши возможности и не возвращаться к тому, что называется ностальгией по гробнице:
Даже сегодня, в преддверии следующего – мы надеемся, что это произойдет в ближайшее время – следующего конца этой пандемии, есть тот же вариант: либо наша ставка будет на жизнь, на воскрешение народов, либо на бога денег: вернуться в могилу голод, рабство, войны, оружейные заводы, дети без образования… вот и гроб ».
Несомненно, что пандемия – это опыт социального кризиса, как и многие другие кризисные периоды: браки, семьи, работа. Как реагировать в кризисные моменты?
В моей стране есть поговорка: «Когда ты едешь верхом на лошади и тебе нужно перейти реку, пожалуйста, не меняйте лошадь посреди реки». […] Это момент верности, верности Богу, верности вещам [решениям], которые мы приняли ранее. Это также момент обращения, потому что эта верность, да, вдохновит нас измениться к лучшему, а не отдалить нас от хорошего ».
Какова роль народа Божьего? Это более общий термин, что неудивительно, в этих проповедях:

Санта-Марта?

Христианство – это не просто этика, это не просто элита людей, избранных свидетельствовать о вере.
Верующий должен испытать обоняние и испытать воспоминание о принадлежности к народу Божьему. Обрести совесть
людей:
Когда этого не хватает, появляются догматики, морализм, этика, элитарные движения. Люди пропали ».
Один из образов, который останется наиболее впечатляющим в этом цикле проповедей, – это образ Церкви как реки, в которой имеют право присутствовать все различные течения.
Мы считаем, что это утверждение сделано в ответ всем тем, кто заявляет о своих претензиях на пределы раскола или жалуется на невозможность сожительства разных душ, традиционалистских или прогрессивных.
Здесь Франциск продолжает напоминать, что работа по разделению, раздроблению между партиями (я Павел, я Аполлон …) представляет собой настоящую болезнь для Церкви.
Знаете, церковь похожа на реку? Кто-то больше на этой стороне, кто-то на другой стороне, но важно то, что все находятся внутри реки ». В этом единство Церкви. Никого снаружи, все внутри. Потом с особенностями: это не разделяет, это не идеология, это законно. Но почему у Церкви такая широта реки? Это потому, что этого хочет Господь ».
Мы завершаем этот диапазон цитат важной проповедью от 18 марта, в которой Фрэнсис напоминает нам, что
Наш Бог – Бог близости, он – Бог, который ходит со своим народом. […] Человек отвергает Божью близость, он хочет быть хозяином отношений, а близость всегда приносит с собой некоторую слабость […]. …] “Бог рядом” становится слабее, и чем ближе он подходит, тем слабее он кажется […]
Наш Бог близок и просит нас быть ближе друг к другу, а не отдаляться друг от друга. И в момент кризиса из-за пандемии, которую мы переживаем, эта близость просит нас показать это больше, показать это больше. Возможно, мы не можем приблизиться к нам физически из-за страха заражения, но мы можем пробудить в себе отношение близости между нами: с помощью молитвы, с помощью, разными способами сближения. И почему мы должны быть рядом друг с другом? Поскольку наш Бог рядом, он хотел сопровождать нас по жизни. Он Бог близости. По этой причине мы не изолированные люди: мы близки, потому что наследство, которое мы получили от Господа, – это близость, то есть жест близости ».
Через несколько месяцев после начала пандемии перечитывание слов Фрэнсиса – это ценная возможность разобраться в событиях и воодушевить всех на построение лучшего мира.
——————————————————————————-
1 Новости Ватикана, Близость Папы: месса в Санта-Марте проходит каждый день, https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-03/coronavirus-papa-francesco-messa-santa-marta -every-day.html
2 См. FRANCIS, Вера должна передаваться, она должна быть предложена, особенно со свидетелем, 25 апреля 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200425_testimoniare -lafede-conlavita.html
3 ИД., Апостольская проповедь невозможна без свидетельства и молитвы, 30 апреля 2020 г., по адресу http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200430_testimonianza-e- молитва.html
4 См. ID., Конкретность и простота самых маленьких, 29 апреля 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200429_laconcretezza-dellaverita.html
5 См. ID., Упорство в служении, 7 апреля 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200407_perseverare-nelservizio.html
6 См. ID., Три измерения христианской жизни: избрание, обещание, завет, 2 апреля 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco- cotidie_20200402_letre-sizes-of-life.html
7 ID., Доверие к Божьей милости, 30 марта 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200330_pregare-peril-perdono.html
8 См. ID., Маленькая ежедневная линчевание болтовни, 28 апреля 2020 г., http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200428_laverita-dellatestimonianza.html
9 См. ID., «Мужество молчать», 27 марта 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200327_ilcoraggio-ditacere.html.
10 И.Д., Иуда, где ты?, 8 апреля 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200408_tra-lealta-e-interesse.html
11 См. И.Д., Работа – это призвание человека, 1 мая 2020 г., http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200501_illavoro-primavocazione- из man.html
12 ID., В поисках Иисуса в бедных, 6 апреля 2020 г., http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200406_la-poverta-nascosta.html
13 См. ID., Воскресенье слез, 29 марта 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200329_lagrazia-dipiangere.html
14 См. ID., День братства, день покаяния и молитвы, 14 мая 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200514_giornodi-fratellanza – покаяние-молитва.html
15 ID., Выберите объявление, чтобы не попасть в наши гробницы, 13 апреля 2020 г., по адресу http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200413_annunciare-cristo- vivoerisorto.html
16 ID., Учимся жить в моменты кризиса, 2 мая 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200502_lecrisi-occasioni-diconversione.html
17 ИД., Быть христианином – значит принадлежать к народу Божьему, 7 мая 2020 г., http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200507_consapevoli-diessere-popolodidio. html
18 ID., У всех нас есть один пастырь: Иисус, 4 мая 2020 г., http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200504_cristo-unicopastore.html
19 И.Д., Бог наш близок и просит нас быть ближе друг к другу, 18 марта 2020 г., в http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa -francesco-cotidie_20200318_pergli-operatorisanitari.html

Categorie
Uncategorized

Deux mois à Santa Marta

Deux mois à Santa Marta

Réflexion sur le contenu des homélies à Santa Marta pendant le lock-out

Alessandro Manfridi

04/09/2020

Il y a eu 64 célébrations eucharistiques de l’évêque de Rome retransmises en direct de la chapelle de Santa Marta, du 9 mars au 17 mai 2020.
Par sa volonté explicite, ces célébrations, qui depuis le début de son ministère ont fait une rencontre de famille avec un petit nombre de fidèles qui y ont participé (des milliers ces dernières années) et qu’il n’avait jamais voulu rendre publique dans une intégrale direct, étaient plutôt ouverts à cette période à tous ceux qui voulaient participer à travers le lien de streaming transmis par les médias du Vatican aux différents réseaux qui leur étaient connectés.
De cette manière, le Pape entendait montrer sa proximité «aux malades de cette épidémie de coronavirus, aux médecins, aux infirmières, aux bénévoles qui aident tant, aux membres de la famille, aux personnes âgées qui sont en maison de retraite, aux détenus qui ils sont enfermés »¹.
Ce rendez-vous, qui coïncidait avec un moment significatif comme celui que la liturgie propose chaque année avec le chemin du Carême d’abord puis avec Pâques, a été partagé dans un contexte aussi critique qu’inattendu que celui de la pandémie et de l’isolement forcé qui en a résulté en raison du verrouillage. .
Partant d’un contexte spécifique comme celui des homélies qui expliquent les lectures bibliques de la liturgie eucharistique, François a transmis de nombreux contenus, indications, suggestions et exhortations, qui ont été bien accueillis et appréciés non seulement par ceux qui se connectaient sur le réseau ou via la télévision. En direct mais aussi de ceux qui l’ont appris grâce aux médias et aux informations qui à l’époque rapportaient quelques réflexions diffusées par Santa Marta.
Essayons de reprendre certains de ces passages que nous croyons importants à accueillir et à développer.
Quels ont été les sujets les plus populaires au cours de ces deux mois à Santa Marta?
En parcourant toutes les homélies, nous avons trouvé les mots qui figuraient dans plus d’une homélie et nous avons enregistré 106 éléments parmi eux.
Les termes qui apparaissent le plus – en laissant de côté les noms: Fils, Père et Saint-Esprit – sont les mots diable (en neuf homélies), Église (10), Loi (10), péché (12), cœur (16), peuple de Dieu (17); nous avons également combiné les mots foi, confiance, fidélité, croire, confiance, notant leur récurrence dans 21 homélies.
Quelles sont les indications qui émergent pour ceux qui vivent l’engagement de la foi?
La foi doit être transmise, offerte mais sans tomber dans la tentation d’aucun prosélytisme: les voies sont témoignage et service; le vêtement celui de l’humilité. Tout prosélytisme conduit à la corruption².
Concernant la mise en œuvre du témoignage de foi, François affirme:
Vous pouvez faire un hôpital, une structure éducative d’une grande perfection, d’un grand développement, mais si une structure est sans témoignage chrétien, votre travail il n’y aura pas un travail de témoignage, un travail de vraie prédication de Jésus: ce sera une charité, très bien très bien! – mais rien de plus³.
Ces paroles semblent une réponse à tous ceux qui accusent l’évêque de Rome de promouvoir une vision qui négligerait la primauté de la foi avec la proposition de l’Église comme «hôpital de campagne». François nous invite à la prudence et à fonder l’engagement de prêcher la foi sur le témoignage binomial et la prière.
La foi se caractérise par le caractère concret qui se dessine dans ses différents aspects: le concret de la vérité, le concret de l’humilité, la grâce de la simplicité ».
Le service est le trait particulier présent dans la “carte d’identité” du disciple de Jésus et c’est ce style qui conduit à construire et construire selon l’appel de l’élection, tel que transmis dans l’homélie du mardi de la semaine sainte. La persévérance au service est fondamentale⁵.
Les concepts bibliques d’élection, de promesse et d’alliance sont rappelés dans l’homélie du 2 avril.
François déclare aussi: malheur aux hypocrites et aux corrompus. Dieu en effet
au corrompu il ne pardonne pas, simplement parce que le corrompu est incapable de demander pardon, il est allé plus loin. Il est fatigué… non, il n’est pas fatigué: il n’est pas capable. La corruption l’a également privé de la capacité dont nous avons tous à avoir honte, à demander pardon. Non, le corrompu est en sécurité, ça continue, ça détruit, ça exploite les gens, comme cette femme, tout, tout… ça continue. Il s’est mis à la place de Dieu.
L’une des attitudes les plus délétères et destructrices, opposée au message évangélique, est celle de murmurer, de se plaindre, de bavarder, qui devient un véritable lynchage social, allant jusqu’à renverser la vérité par des calomnies et des fausses nouvelles qui, si elles se répandent, entraînent masses, entraînant également des formes de violence sanglante.
En plus des exemples de Jésus et d’Etienne et des martyrs chrétiens de tous les temps, nous avons le drame contemporain de l’Holocauste.
Face à cette situation mortelle, qui se caractérise par une persistance destructrice, l’exemple que nous a transmis Jésus est celui du courage de se taire: ne s’opposer à la fureur qu’avec le silence, jamais avec la justification.
Les abus humains ne s’arrêtent pas aux murmures et à la fureur qui conduisent à la violence physique, mais sont tragiquement actualisés par toute forme d’injustice qui dépasse les sociétés individuelles pour prendre des dimensions universelles.
Maîtrise à cet égard est l’homélie du mercredi saint avec la lecture de la trahison à côté de la vente de notre voisin.
Quand on pense vendre des gens, on pense au commerce fait avec des esclaves d’Afrique pour les amener en Amérique – une vieille chose – puis au commerce, par exemple, des filles yézidies vendues à Daech: mais c’est une chose lointaine, c’est une chose … Même aujourd’hui, les gens sont vendus. Tous les jours. Il y a des Judas qui vendent leurs frères et sœurs: les exploiter dans leur travail, ne pas payer le droit, ne pas reconnaître leurs devoirs… En effet, ils vendent souvent les choses les plus chères. Je pense que pour être plus à l’aise, un homme est capable de repousser ses parents et de ne plus les voir; gardez-les en sécurité dans une maison de retraite et n’allez pas les voir… ça se vend. Il y a un dicton très répandu qui, en parlant de gens comme ça, dit que «c’est capable de vendre sa mère»: et ils la vendent. Maintenant, ils sont calmes, ils sont écartés: “Tu prends soin d’eux …”.
Aujourd’hui, le commerce humain est comme au début: c’est fait. Pourquoi est-ce? Pourquoi: Jésus l’a dit. Il a donné de l’argent à un seigneur. Jésus a dit: “Dieu et l’argent ne peuvent être servis” (cf. Lc 16, 13), deux messieurs. C’est la seule chose que Jésus soulève et chacun de nous doit choisir: o servir Dieu, et vous serez libre d’adoration et de service; ou servez de l’argent, et vous serez esclave de l’argent. C’est l’option; et beaucoup de gens veulent servir Dieu et l’argent. Et cela ne peut pas être fait. En fin de compte, ils prétendent servir Dieu pour servir l’argent. Ce sont les exploiteurs cachés qui sont socialement impeccables, mais sous la table, ils font des affaires, même avec les gens: peu importe. L’exploitation humaine vend votre voisin … il y a un pas à voler pour trahir, petit. Ceux qui aiment trop l’argent trichent pour en avoir plus, toujours: c’est une règle, c’est un fait ».
Pensez simplement aux injustices qui nient la dignité de l’homme en imposant des conditions de travail qui sont de véritables situations d’esclavage ».
L’homélie du 6 avril touche la conscience:
Cette histoire de l’administrateur infidèle est toujours d’actualité, il y en a toujours, même à un niveau élevé: pensons à certaines organisations caritatives ou humanitaires qui ont beaucoup d’employés, beaucoup, qui ont une structure de personnes très riche et au final cela atteint le quarante pour cent pauvres, parce que soixante, c’est payer le salaire de tant de gens. C’est une façon de prendre de l’argent aux pauvres. Mais la réponse est Jésus, et ici je veux m’arrêter: “Vous avez toujours les pauvres avec vous” (Jn 12,8). C’est une vérité: “En fait, vous avez toujours les pauvres avec vous”. Les pauvres sont là. Il y en a beaucoup: il y a les pauvres que nous voyons, mais c’est la plus petite partie; le grand nombre de pauvres sont ceux que nous ne voyons pas: les pauvres cachés. Et on ne les voit pas parce qu’on entre dans cette culture de l’indifférence qui est négationniste et on nie: «Non, non, il n’y en a pas beaucoup, on ne les voit pas; oui, ce cas… », diminuant toujours la réalité des pauvres. Mais il y en a beaucoup, beaucoup.
Ou même, si l’on n’entre pas dans cette culture de l’indifférence, on a l’habitude de voir les pauvres comme des ornements d’une ville: oui, il y en a, comme des statues; oui, il y en a, on les voit; oui, cette vieille femme qui demande l’aumône, l’autre … Mais comme si c’était une chose normale. Cela fait partie de l’ornementation de la ville d’avoir des pauvres. Mais la grande majorité sont les pauvres victimes des politiques économiques, des politiques financières. Certaines statistiques récentes résument cela comme suit: il y a beaucoup d’argent entre les mains de quelques-uns et beaucoup de pauvreté dans beaucoup, beaucoup. Et c’est la pauvreté de tant de gens qui sont victimes de l’injustice structurelle de l’économie mondiale. Et il y a beaucoup de pauvres qui ont honte de montrer qu’ils n’arrivent pas à la fin du mois; beaucoup de gens pauvres de la classe moyenne qui vont secrètement à Caritas et demandent secrètement et ont honte. Les pauvres sont beaucoup plus [nombreux] que les riches; très, beaucoup… Et ce que dit Jésus est vrai: «En fait, vous avez toujours les pauvres avec vous». Mais est-ce que je les vois? Est-ce que je remarque cette réalité? Surtout de la réalité cachée, ceux qui ont honte de dire qu’ils n’arrivent pas à la fin du mois¹².
La volonté de participer à la souffrance de ceux qui ont été touchés par cette pandémie¹³, doit ouvrir notre réflexion sur les frères qui souffrent de nombreuses autres pandémies comme celle de la faim dans le monde¹⁴.
Que cette expérience de pandémie devienne donc l’occasion de redéfinir nos options et de ne pas retomber dans ce qu’on appelle la nostalgie du sépulcre:
Même aujourd’hui, devant la prochaine – on espère que ce sera bientôt – la prochaine fin de cette pandémie, il y a la même option: soit notre pari sera pour la vie, pour la résurrection des peuples ou ce sera pour le dieu de l’argent: retourner au tombeau de la faim, l’esclavage, les guerres, les usines d’armes, les enfants sans éducation… il y a le sépulcre.
Sans aucun doute, celle de la pandémie est une expérience de crise sociale, comme de nombreuses autres périodes de crise: mariages, familles, travail. Comment réagir dans les moments de crise?
Dans mon pays, il y a un dicton qui dit: “Quand tu vas à cheval et que tu dois traverser une rivière, s’il te plaît ne change pas de cheval au milieu de la rivière”. […] C’est le moment de fidélité, de fidélité à Dieu, de fidélité aux choses [décisions] que nous avons prises auparavant. C’est aussi le moment de la conversion, car cette fidélité, oui, nous incitera à changer pour le bien, non à nous éloigner du bien ».
Quel est le rôle du peuple de Dieu, terme plus courant, peut-être pas par hasard, dans ces homélies?

Santa Marta?

Le christianisme n’est pas seulement une éthique, ce n’est pas seulement une élite de personnes choisies pour témoigner de la foi.
Le croyant doit éprouver le sens de l’odorat et éprouver le souvenir d’appartenir au peuple de Dieu. Acquérir une conscience
de personnes:
Quand cela fait défaut, il y a des dogmatismes, des moralismes, des éthiques, des mouvements élitistes. Les gens ont disparu.
Une des images qui restera la plus marquée dans ce cycle d’homélies est celle de l’Église en tant que fleuve dans lequel tous les différents courants ont le droit d’être présents.
Nous pensons qu’il s’agit d’une affirmation faite en réponse à tous ceux qui prétendent revendiquer les limites du schisme ou se plaignent de l’impossibilité de cohabitation d’âmes différentes, traditionalistes ou progressistes.
Ici François continue de rappeler que le travail de division, de fragmentation entre les partis (je suis Paul, je suis Apollon …) se présente comme une vraie maladie pour l’Église.
L’église est comme une rivière, tu sais? Certains sont plus de ce côté, certains de l’autre côté, mais l’important est que tout le monde soit à l’intérieur de la rivière “. Telle est l’unité de l’Église. Personne à l’extérieur, tout le monde à l’intérieur. Ensuite, avec les particularités: cela ne divise pas, ce n’est pas de l’idéologie, c’est légitime. Mais pourquoi l’Église a-t-elle cette largeur de fleuve? C’est parce que le Seigneur le veut ainsi ».
Nous clôturons cette série de citations par l’homélie significative du 18 mars dans laquelle François nous rappelle que
Notre Dieu est le Dieu de la proximité, c’est un Dieu qui marche avec son peuple. […] L’homme rejette la proximité de Dieu, il veut être le maître des relations et la proximité apporte toujours une certaine faiblesse. [ …] Le «Dieu proche» devient faible, et plus il se rapproche, plus il semble faible […]
Notre Dieu est proche et nous demande d’être proches les uns des autres, de ne pas s’éloigner les uns des autres. Et dans ce moment de crise dû à la pandémie que nous vivons, cette proximité nous demande de le montrer davantage, de le montrer davantage. Nous ne pouvons peut-être pas nous approcher physiquement par crainte de contagion, mais nous pouvons éveiller en nous une attitude de proximité entre nous: avec la prière, avec de l’aide, de nombreuses voies de proximité. Et pourquoi devons-nous être proches les uns des autres? Parce que notre Dieu est proche, il a voulu nous accompagner dans la vie. Il est le Dieu de la proximité. Pour cette raison, nous ne sommes pas des personnes isolées: nous sommes proches, car l’héritage que nous avons reçu du Seigneur est la proximité, c’est-à-dire le geste de proximité ».
Quelques mois après le début de la pandémie, relire les paroles de François est une occasion précieuse de donner un sens aux événements et d’encourager chacun à construire un monde meilleur.
———————————————————————————
1 Vatican News, La proximité du Pape: La messe de Santa Marta en direct tous les jours, à https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-03/coronavirus-papa-francesco-messa-santa-marta -every-day.html
2 Voir FRANCIS, La foi doit être transmise, elle doit être offerte, notamment avec témoignage, 25 avril 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200425_testimoniare -lafede-conlavita.html
3 ID., Sans témoignage ni prière, il n’est pas possible de faire de la prédication apostolique, 30 avril 2020, à http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200430_testimonianza-e- prière.html
4 Voir ID., Le concret et la simplicité des petits, 29 avril 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200429_laconcretezza-dellaverita.html
5 Voir ID., Persevere in the service, 7 avril 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200407_perseverare-nelservizio.html
6 Voir ID., Les trois dimensions de la vie chrétienne: élection, promesse, alliance, 2 avril 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco- cotidie_20200402_letre-dimensions-de-vie.html
7 ID., Confiance en la miséricorde de Dieu, 30 mars 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200330_pregare-peril-perdono.html
8 Voir ID., The little daily lynching of bavardage, 28 avril 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200428_laverita-dellatestimonianza.html
9 Voir ID., The courage to be silent, 27 mars 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200327_ilcoraggio-ditacere.html
10 ID., Judas, où es-tu?, 8 avril 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200408_tra-lealta-e-interesse.html
11 Voir ID., Le travail est la vocation de l’homme, 1er mai 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200501_illavoro-primavocazione- de man.html
12 ID., À la recherche de Jésus dans les pauvres, 6 avril 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200406_la-poverta-nascosta.html
13 Voir ID., Dimanche des larmes, 29 mars 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200329_lagrazia-dipiangere.html
14 Voir ID., Jour de la fraternité, jour de pénitence et de prière, 14 mai 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200514_giornodi-fratellanza – pénitence-prière.html
15 ID., Choisissez l’annonce pour ne pas tomber dans nos tombes, 13 avril 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200413_annunciare-cristo- vivoerisorto.html
16 ID., Apprendre à vivre dans les moments de crise, 2 mai 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200502_lecrisi-occasioni-diconversione.html
17 ID., Être chrétien, c’est appartenir au peuple de Dieu, 7 mai 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200507_consapevoli-diessere-popolodidio. html
18 ID., Nous avons tous un berger: Jésus, 4 mai 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200504_cristo-unicopastore.html
19 ID., Notre Dieu est proche et nous demande d’être proches les uns des autres, 18 mars 2020, sur http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa -francesco-cotidie_20200318_pergli-operatorisanitari.html

Categorie
Uncategorized

Dois meses em Santa Marta

Reflexão sobre o conteúdo das homilias no Santa Marta durante o bloqueio

Alessandro Manfridi

09/04/2020

Foram 64 celebrações eucarísticas do Bispo de Roma, transmitidas ao vivo da capela de Santa Marta, de 9 de março a 17 de maio de 2020.
Por sua vontade explícita, estas celebrações, que desde o início do seu ministério, fizeram um encontro familiar com um pequeno número de fiéis que delas participaram (milhares nos últimos anos) e que ele nunca quis divulgar de forma integral e directas foram abertas neste período a todos aqueles que desejassem participar através do link de streaming transmitido pelos meios de comunicação vaticanos às várias redes a eles ligadas.
Desta forma, o Papa pretendia mostrar a sua proximidade “aos doentes desta epidemia de coronavírus, pelos médicos, enfermeiras, voluntários que muito ajudam, familiares, pelos idosos que se encontram em asilos, pelos reclusos que eles estão trancados »¹.
Este encontro, que coincidiu com um momento significativo como aquele que a liturgia propõe todos os anos com a viagem quaresmal primeiro e depois com a Páscoa, foi partilhado num contexto tão crítico e inesperado como o da pandemia e do consequente isolamento forçado devido ao bloqueio. .
Partindo de um contexto específico como o das homilias que explicam as leituras bíblicas da liturgia eucarística, Francisco transmitiu muitos conteúdos, indicações, sugestões e exortações, que foram acolhidas e apreciadas não só por quem se conectou na rede ou via TV. Ao vivo, mas também de quem ficou sabendo graças à mídia e ao noticiário que naquela época trazia algumas reflexões veiculadas pelo Santa Marta.
Vamos tentar retomar algumas dessas passagens que acreditamos serem importantes para acolher e desenvolver.
Quais foram os assuntos mais populares nestes dois meses no Santa Marta?
Percorrendo todas as homilias encontramos as palavras que apareceram em mais de uma homilia e registramos 106 itens entre elas.
Os termos que mais aparecem – deixando de lado os nomes: Filho, Pai e Espírito Santo – são as palavras diabo (em nove homilias), Igreja (10), Lei (10), pecado (12), coração (16), povo de Deus (17); também juntamos as palavras fé, confiança, fidelidade, acreditar, confiar, observando sua recorrência em 21 homilias.
Quais são as indicações que surgem para quem vive o compromisso da fé?
A fé deve ser transmitida, oferecida mas sem cair na tentação de nenhum proselitismo: os caminhos são testemunho e serviço; a vestimenta da humildade. Todo proselitismo leva à corrupção².
Sobre a implementação do testemunho de fé, Francisco afirma:
Você pode fazer um hospital, uma estrutura educacional de grande perfeição, de grande desenvolvimento, mas se uma estrutura estiver sem testemunho cristão, sua obra não será uma obra de testemunho, uma obra de verdadeira pregação de Jesus: será uma caridade, muito bom – muito bom! – mas nada mais³.
Estas palavras parecem uma resposta a todos aqueles que acusam o bispo de Roma de promover uma visão que negligencia o primado da fé com a proposta da Igreja de “hospital de campanha”. Francisco nos convida a ser cautelosos e a basear o compromisso de pregar a fé no binômio testemunho e oração.
A fé caracteriza-se pela concretude que se delineia em seus vários aspectos: concretude da verdade, concretude da humildade, graça da simplicidade⁴.
O serviço é o traço peculiar presente na “carteira de identidade” do seguidor de Jesus e é esse estilo que leva a construir e construir segundo o chamado da eleição, conforme transmitido na homilia da terça-feira da Semana Santa. A perseverança no serviço é fundamental⁵.
Os conceitos bíblicos de eleição, promessa e aliança são relembrados na homilia de 2 de abril April.
Francisco também afirma: ai dos hipócritas e corruptos. Deus de fato
ao corrupto ele não perdoa, simplesmente porque o corrupto não pode pedir perdão, ele foi mais longe. Ele está cansado … não, ele não está cansado: ele não é capaz. A corrupção também roubou dele a capacidade que todos temos de ter vergonha e pedir perdão. Não, o corrupto está seguro, continua, destrói, explora gente, como essa mulher, tudo, tudo … continua. Ele se colocou no lugar de Deus.
Uma das atitudes mais deletérias e destrutivas, contrária à mensagem do Evangelho, é a de murmurar, reclamar, tagarelar, que se torna um verdadeiro linchamento social, chegando a derrubar a verdade com calúnias e notícias falsas que, se difundidas, arrastam massas, resultando também em formas de violência sangrenta.
Além dos exemplos de Jesus e Estêvão e dos mártires cristãos de todas as épocas, temos o drama contemporâneo do Holocausto.
Perante esta situação letal, caracterizada por uma persistência destrutiva, o exemplo que nos é transmitido por Jesus é o da coragem de calar: opor a fúria só com o silêncio, nunca com a justificação.
Os abusos humanos não param no murmúrio e na fúria que levam à violência física, mas são tragicamente concretizados por todas as formas de injustiça que vão além das sociedades individuais para assumir dimensões universais.
Magistral a este respeito é a homilia da Quarta-Feira Santa com a leitura da traição ao lado da venda do nosso vizinho.
Quando pensamos em vender pessoas, pensamos no comércio feito com escravos da África para trazê-los para a América – uma coisa antiga – depois o comércio, por exemplo, de meninas Yazidi vendidas para o Daesh: mas é uma coisa distante, é uma coisa … Ainda hoje as pessoas são vendidas. Todo dia. Há Judas que vendem seus irmãos: explorando-os no trabalho, não pagando direito, não reconhecendo seus deveres … Com efeito, muitas vezes vendem as coisas mais caras. Acho que para ficar mais confortável um homem consegue afastar os pais e não vê-los mais; mantê-los seguros em uma casa de repouso e não ir vê-los … vende. Há um ditado muito comum que, falando em pessoas assim, diz que “isso é capaz de vender a mãe”: e eles vendem. Agora eles estão calmos, estão longe: “Você cuida deles …”.
Hoje, o comércio humano é como nos primeiros dias: está feito. Por que é isso? Por quê: Jesus disse isso. Ele deu o dinheiro um senhor. Jesus disse: “Deus e o dinheiro não podem ser servidos” (cf. Lc 16,13), dois senhores. É a única coisa que Jesus levanta e cada um de nós deve escolher: o servir a Deus, e você será livre em adoração e serviço; ou sirva ao dinheiro, e você será um escravo do dinheiro. Essa é a opção; e muitas pessoas querem servir a Deus e ao dinheiro. E isso não pode ser feito. No final, eles fingem servir a Deus para servir ao dinheiro. São os exploradores ocultos que são socialmente impecáveis, mas por baixo da mesa fazem negócios, mesmo com pessoas: não importa. Exploração humana é vender seu vizinho … roubar para trair dá um passo. Quem ama muito o dinheiro trapaceia para ter mais, sempre: é regra, é fato¹⁰.
Basta pensar nas injustiças que negam a dignidade do homem ao impor condições de trabalho que são reais situações de escravidão¹¹.
A homilia do dia 6 de abril toca a consciência:
Essa história do administrador infiel é sempre atual, sempre há, mesmo em alto nível: vamos pensar em algumas instituições de caridade ou humanitárias que têm muitos funcionários, muitos, que têm uma estrutura de pessoas muito rica e no final chega ao quarenta por cento pobres, porque sessenta é para pagar o salário de tanta gente. É uma forma de tirar dinheiro dos pobres. Mas a resposta é Jesus. E aqui quero parar: “Os pobres estão sempre contigo” (Jn 12,8). Esta é uma verdade: “Na verdade, você sempre tem os pobres com você”. Os pobres estão lá. São muitos: há os pobres que vemos, mas esta é a menor parte; o grande número de pobres são aqueles que não vemos: os pobres ocultos. E não os vemos porque entramos nesta cultura da indiferença que é negacionista e negamos: “Não, não, não são muitos, não se vêem; sim, esse caso… ”, sempre diminuindo a realidade dos pobres. Mas existem muitos, muitos.
Ou ainda, se não entramos nessa cultura da indiferença, costumamos ver os pobres como adornos de uma cidade: sim, há, como estátuas; sim, existem, eles podem ser vistos; sim, aquela velha que pede esmola, a outra … Mas como se fosse uma coisa normal. Faz parte da ornamentação da cidade ter gente pobre. Mas a grande maioria são as pobres vítimas das políticas econômicas, das políticas financeiras. Algumas estatísticas recentes resumem isso da seguinte maneira: há muito dinheiro nas mãos de poucos e muita pobreza em muitos, muitos. E esta é a pobreza de tantas pessoas vítimas da injustiça estrutural da economia mundial. E há muitos pobres que têm vergonha de mostrar que não conseguem chegar ao fim do mês; muitas pessoas pobres da classe média, que vão secretamente à Caritas e pedem secretamente e se envergonham. Os pobres são muito mais [numerosos] do que os ricos; muito, muito mesmo … E o que Jesus diz é verdade: “Na verdade, sempre tens os pobres contigo”. Mas eu os vejo? Eu percebo essa realidade? Principalmente da realidade escondida, daqueles que têm vergonha de dizer que não conseguem chegar ao fim do mês¹².
A vontade de participar no sofrimento daqueles que foram atingidos por esta pandemia¹³, deve abrir nossa reflexão sobre os irmãos que sofrem tantas outras pandemias como a da fome mundial¹⁴.
Que esta experiência pandêmica, portanto, se torne uma oportunidade para redefinir nossas opções e não cair no que é chamado de nostalgia do sepulcro:
Ainda hoje, diante do próximo – esperamos que seja em breve – do próximo fim dessa pandemia, há a mesma opção: ou nossa aposta será pela vida, pela ressurreição dos povos, ou será pelo deus do dinheiro: voltar ao túmulo de fome, escravidão, guerras, fábricas de armas, crianças sem educação … ali está o sepulcro¹⁵.
Sem dúvida, a da pandemia é uma experiência de crise social, como tantos outros tempos de crise podem ser: casamentos, famílias, trabalho. Como reagir em momentos de crise?
Na minha terra existe um ditado que diz: “Quando você vai a cavalo e tem que atravessar um rio, por favor, não troque de cavalo no meio do rio”. […] É o momento de fidelidade, fidelidade a Deus, fidelidade às coisas [decisões] que tomamos de antes. É também o momento da conversão, porque essa fidelidade, sim, nos inspirará a mudar para o bem, não a nos afastar do bem¹⁶.
Qual é o papel do povo de Deus, um termo mais comum, talvez não surpreendentemente, nessas homilias a

Santa Marta?

O Cristianismo não é apenas uma ética, não é apenas uma elite de pessoas escolhidas para dar testemunho da fé.
O crente deve experimentar o sentido do olfato e experimentar a memória de pertencer ao povo de Deus. Adquirir uma consciência
de pessoas:
Quando isso falta, existem dogmatismos, moralismos, éticas, movimentos elitistas. As pessoas estão faltando¹⁷.
Uma das imagens que mais impressionará neste ciclo de homilias é a da Igreja como rio onde todas as correntes têm direito a estar presentes.
Acreditamos ser esta uma afirmação feita em resposta a todos aqueles que reivindicam os limites do cisma ou reclamam da impossibilidade de coabitação de almas diferentes, tradicionalistas ou progressistas.
Aqui Francisco continua a lembrar que o trabalho de divisão, de fragmentação entre as partes (eu sou de Paulo, sou de Apolo …) se apresenta como uma verdadeira doença para a Igreja.
A Igreja é como um rio, sabe? Uns ficam mais deste lado, uns do outro lado, mas o importante é que estão todos dentro do rio ”. Esta é a unidade da Igreja. Ninguém de fora, todo mundo de dentro. Depois, com as peculiaridades: isso não divide, não é ideologia, é legítimo. Mas por que a Igreja tem essa largura de rio? É porque o Senhor assim o deseja¹⁸.
Fechamos este leque de citações com a significativa homilia de 18 de março, na qual Francisco nos lembra que
O nosso Deus é o Deus da proximidade, é um Deus que caminha com o seu povo. […] O homem rejeita a proximidade de Deus, quer ser dono das relações e a proximidade traz sempre consigo alguma fraqueza. [ …] O “Deus perto” fica fraco, e quanto mais perto ele chega, mais fraco ele parece […]
Nosso Deus está perto e nos pede para estarmos próximos uns dos outros, para não nos afastarmos uns dos outros. E neste momento de crise pela pandemia que vivemos, esta proximidade pede-nos para o mostrarmos mais, para o mostrarmos mais. Não podemos, talvez, nos aproximar fisicamente por medo do contágio, mas podemos despertar em nós uma atitude de proximidade entre nós: com oração, com ajuda, muitas formas de proximidade. E por que temos que estar próximos um do outro? Porque nosso Deus está perto, ele quis nos acompanhar na vida. Ele é o Deus da proximidade. Por isso, não somos pessoas isoladas: somos próximos, porque a herança que recebemos do Senhor é a proximidade, ou seja, o gesto de proximidade¹⁹.
Poucos meses após o início da pandemia, reler as palavras de Francisco é uma oportunidade preciosa para dar sentido aos acontecimentos e encorajar a todos a construir um mundo melhor.
———————————————————————————-
1 Vaticano News, A proximidade do Papa: Missa de Santa Marta ao vivo todos os dias, em https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-03/coronavirus-papa-francesco-messa-santa-marta -every-day.html
2 Ver FRANCIS, A fé deve ser transmitida, deve ser oferecida, especialmente com testemunha, 25 de abril de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200425_testimoniare -lafede-conlavita.html
3 ID., Sem testemunho e oração não é possível fazer pregação apostólica, 30 de abril de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200430_testimonianza-e- oração.html
4 Ver ID., A concretude e simplicidade dos pequeninos, 29 de abril de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200429_laconcretezza-dellaverita.html
5 Ver ID., Perseverar no serviço, 7 de abril de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200407_perseverare-nelservizio.html
6 Ver ID., As três dimensões da vida cristã: eleição, promessa, aliança, 2 de abril de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco- cotidie_20200402_letre-dimensões-of-life.html
7 ID., Trust in God’s misery, 30 de março de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200330_pregare-peril-perdono.html
8 Ver ID., The little daily lynching of chatter, 28 de abril de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200428_laverita-dellatestimonianza.html
9 Ver ID., A coragem de ficar em silêncio, 27 de março de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200327_ilcoraggio-ditacere.html
10 ID., Judas, onde está você?, 8 de abril de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200408_tra-lealta-e-interesse.html
11 Cf. ID., Trabalho é a vocação do homem, 1 de maio de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200501_illavoro-primavocazione- de man.html
12 ID., Procurando Jesus nos pobres, 6 de abril de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200406_la-poverta-nascosta.html
13 Ver ID., Domingo das lágrimas, 29 de março de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200329_lagrazia-dipiangere.html
14 Ver ID., Dia da fraternidade, dia de penitência e oração, 14 de maio de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200514_giornodi-fratellanza – penance-prayer.html
15 ID., Escolha o anúncio para não cair em nossas tumbas, 13 de abril de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200413_annunciare-cristo- vivoerisorto.html
16 ID., Aprendendo a viver momentos de crise, 2 de maio de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200502_lecrisi-occasioni-diconversione.html
17 ID., Ser cristão é pertencer ao povo de Deus, 7 de maio de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200507_consapevoli-diessere-popolodidio. html
18 ID., Todos temos um pastor: Jesus, 4 de maio de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200504_cristo-unicopastore.html
19 ID., Nosso Deus está perto e nos pede para estarmos próximos, 18 de março de 2020, em http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa -francesco-cotidie_20200318_pergli-operatorisanitari.html

Categorie
Uncategorized

Two months in Santa Marta

Two months in Santa Marta

Reflection on the contents of the homilies in Santa Marta during the lockdown

Alessandro Manfridi

04/09/2020

There were 64 Eucharistic celebrations of the Bishop of Rome broadcast live from the chapel of Santa Marta, from 9 March to 17 May 2020.
By his explicit will, these celebrations, which from the beginning of his ministry have made a family meeting with a small number of faithful who have taken part in them (thousands in recent years) and which he had never wanted to make public in an integral and direct, were instead open in this period to all those who wanted to take part through the streaming link transmitted by the Vatican media to the various networks connected with them.
In this way, the Pope intended to show his closeness “to the sick of this coronavirus epidemic, for doctors, nurses, volunteers who help so much, family members, for the elderly who are in retirement homes, for prisoners who they are locked up »¹.
This appointment, which coincided with a significant time such as the one that the liturgy proposes every year with the Lenten journey first and then with Easter, was shared in a context as critical as it was unexpected as that of the pandemic and the consequent forced isolation due to the lockdown. .
Starting from a specific context such as that of the homilies that explain the biblical readings of the Eucharistic liturgy, Francis transmitted many contents, indications, suggestions and exhortations, which were received and appreciated not only by those who connected on the network or via TV. Live but also from those who became aware of it thanks to the media and the news that in those days reported some reflections transmitted by Santa Marta.
Let’s try to take up some of these passages that we believe are important to welcome and develop.
What were the most popular topics in these two months in Santa Marta?
Scrolling through all the homilies we found the words that appeared in more than one homily and we recorded 106 items among them.
The terms that appear most – leaving aside the names: Son, Father and Holy Spirit – are the words devil (in nine homilies), Church (10), Law (10), sin (12), heart (16), people of God (17); we have also joined the words faith, trust, fidelity, believe, trust, noting their recurrence in 21 homilies.
What are the indications that emerge for those who live the commitment of faith?
Faith must be transmitted, offered but without falling into the temptation of any proselytism: the ways are witness and service; the garment that of humility. Every proselytism leads to corruption².
Regarding the implementation of the testimony of faith, Francis asserts:
You can make a hospital, an educational structure of great perfection, of great development, but if a structure is without Christian witness, your work there will not be a witness work, a work of true preaching of Jesus: it will be a charity, very good – very good! – but nothing more³.
These words seem a response to all those who accuse the bishop of Rome of promoting a vision that would neglect the primacy of faith with the Church’s proposal as a “field hospital”. Francis invites us to be cautious and to base the commitment to preach the faith on the binomial witness and prayer.
Faith is characterized in the concreteness that is outlined in its various aspects: the concreteness of truth, the concreteness of humility, the grace of simplicity⁴.
Service is the peculiar trait present in the “identity card” of the follower of Jesus and it is this style that leads to building and building according to the call of election, as transmitted in the homily on Tuesday of Holy Week. Perseverance in service is fundamental⁵.
The biblical concepts of election, promise and covenant are recalled in the homily of April 2⁶.
Francis also states: woe to the hypocrites and the corrupt. God indeed
he does not forgive the corrupt, simply because the corrupt is unable to ask for forgiveness, he has gone further. He is tired … no, he is not tired: he is not capable. Corruption has also taken away from him that capacity we all have to be ashamed, to ask for forgiveness. No, the corrupt is sure, he goes on, destroys, exploits people, like this woman, everything, everything… goes on. He put himself in God’s place.
One of the most deleterious and destructive attitudes, opposed to the Gospel message, is that of murmuring, complaining, chattering, which becomes a real social lynching, going so far as to overturn the truth with slander and false news that, if spread, drag the masses, also resulting in forms of bloody violence.
In addition to the examples of Jesus and Stephen and the Christian martyrs of every age, we have the contemporary drama of the Holocaust.
Faced with this lethal situation, which is characterized by a destructive persistence, the example transmitted to us by Jesus is that of the courage to be silent: to oppose fury only with silence, never with justification.
Human abuse does not stop at the murmuring and fury that leads to physical violence but are tragically actualized by every form of injustice that goes beyond individual societies to take on universal dimensions.
Masterful in this regard is the homily on Holy Wednesday with the reading of the betrayal alongside the sale of our neighbor.
When we think of selling people, the trade made with slaves from Africa to bring them to America comes to mind – an old thing – then the trade, for example, of Yazidi girls sold to Daesh: but it is a distant thing, it is one thing … Even today people are sold. Everyday. There are Judas who sell their brothers and sisters: exploiting them in their work, not paying the right, not recognizing their duties… Indeed, they often sell the most expensive things. I think that in order to be more comfortable a man is able to push his parents away and not see them anymore; keep them safe in a nursing home and not go see them… he sells them. There is a very common saying that, speaking of people like that, says that “this is capable of selling one’s mother”: and they sell her. Now they are calm, they are removed: “You take care of them …”.
Today human trade is like in the early days: it is done. Why is this? Why: Jesus said it. He gave money a lord. Jesus said: “God and money cannot be served” (cf. Lk 16:13), two gentlemen. It is the only thing that Jesus raises up and each of us must choose: o serve God, and you will be free in adoration and service; or serve money, and you will be a slave to money. This is the option; and many people want to serve God and money. And this cannot be done. In the end they pretend to serve God to serve money. It is the hidden exploiters who are socially impeccable, but under the table they do business, even with people: it doesn’t matter. Human exploitation is selling your neighbor … there is a step to steal to betray, little one. Those who love money too much cheat to get more, always: it’s a rule, it’s a fact¹⁰.
Just think of the injustices that deny human dignity by imposing working conditions that are real situations of slavery¹¹.
The homily of April 6 touches the conscience:
This story of the unfaithful administrator is always current, there always are, even at a high level: let’s think of some charity or humanitarian organizations that have many employees, many, who have a very rich structure of people and in the end it reaches the forty percent poor, because sixty is to pay the salary of so many people. It is a way of taking money from the poor. But the answer is Jesus. And here I want to stop: “You have the poor always with you” (Jn 12: 8). This is a truth: “In fact, you always have the poor with you”. The poor are there. There are many: there is the poor we see, but this is the smallest part; the great number of the poor are those we do not see: the hidden poor. And we don’t see them because we enter this culture of indifference that is negationist and we deny: “No, no, there aren’t many, they can’t be seen; yes, that case… ”, always diminishing the reality of the poor. But there are many, many.
Or even, if we do not enter this culture of indifference, there is a habit of seeing the poor as ornaments of a city: yes, there are, like statues; yes, there are, they can be seen; yes, that old woman who begs for alms, the other one … But as if it were a normal thing. It is part of the city’s ornamentation to have poor people. But the great majority are the poor victims of economic policies, of financial policies. Some recent statistics summarize this as follows: there is a lot of money in the hands of a few and a lot of poverty in many, many. And this is the poverty of so many people who are victims of the structural injustice of the world economy. And there are many poor people who feel ashamed to show that they don’t make it to the end of the month; many poor middle-class people who secretly go to Caritas and secretly ask and feel ashamed. The poor are much more [numerous] than the rich; very, very much… And what Jesus says is true: “In fact, you always have the poor with you”. But do I see them? Do I notice this reality? Especially of the hidden reality, those who are ashamed to say they don’t make it to the end of the month¹².
The willingness to participate in the suffering of those who have been hit by this pandemic¹³, must open our reflection on the brothers who are suffering from many other pandemics such as that of world hunger¹⁴.
May this pandemic experience therefore become an opportunity to redefine our options and not fall back into what is called nostalgia for the sepulcher:
Even today, in front of the next – we hope it will be soon – the next end of this pandemic, there is the same option: either our bet will be for life, for the resurrection of peoples or it will be for the god of money: to return to the tomb of hunger, slavery, wars, arms factories, children without education… there is the sepulcher¹⁵.
Undoubtedly, that of the pandemic is an experience of social crisis, like many other times of crisis: marriages, families, work. How to react in times of crisis?
In my land there is a saying that says: “When you go on horseback and you have to cross a river, please don’t change horse in the middle of the river”. […] It is the moment of fidelity, of fidelity to God, of fidelity to the things [decisions] that we have taken from before. It is also the moment of conversion, because this fidelity, yes, will inspire us to change for the good, not to distance us from the good¹⁶.
What is the role of the people of God, a more common term, perhaps not surprisingly, in these homilies a

Santa Marta?

Christianity is not just an ethics, it is not just an elite of people chosen to bear witness to the faith.
The believer must experience the sense of smell and experience the memory of belonging to the people of God. Acquire a conscience
of people:
When this is lacking, there are dogmatisms, moralisms, ethics, elitist movements. The people are missing¹⁷.
One of the images that will remain most impressed in this cycle of homilies is that of the Church as a river in which all the different currents have the right to be present.
We believe this to be an assertion made in response to all those who claim claims to the limits of the schism or complain about the impossibility of cohabitation of different souls, traditionalist or progressive.
Here Francis continues to recall that the work of division, of fragmentation between parties (I am Paul’s, I am Apollo’s …) presents itself as a real disease for the Church.
The Church is like a river, you know? Some are more on this side, some on the other side, but the important thing is that everyone is inside the river “. This is the unity of the Church. Nobody outside, everyone inside. Then, with the peculiarities: this does not divide, it is not ideology, it is legitimate. But why does the Church have this breadth of river? It is because the Lord wants it so¹⁸.
We close this range of quotations with the significant homily of March 18 in which Francis reminds us that
Our God is the God of closeness, he is a God who walks with his people. […] Man rejects God’s closeness, he wants to be the master of relationships and closeness always brings with it some weakness. [ …] The “God near” becomes weak, and the closer he gets, the weaker he seems […]
Our God is close and he asks us to be close to each other, not to stray from one another. And in this moment of crisis due to the pandemic we are experiencing, this closeness asks us to show it more, to show it more. We cannot, perhaps, physically approach us for fear of contagion, but we can awaken in us an attitude of closeness between us: with prayer, with help, many ways of closeness. And why do we have to be close to each other? Because our God is near, he wanted to accompany us in life. He is the God of proximity. For this reason, we are not isolated people: we are close, because the inheritance we have received from the Lord is proximity, that is, the gesture of closeness¹⁹.
A few months after the beginning of the pandemic, rereading Francis’s words is a precious opportunity to make sense of the events and encourage everyone to build a better world.
——————————————————————————-
1 Vatican News, The closeness of the Pope: Mass of Santa Marta live every day, at https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-03/coronavirus-papa-francesco-messa-santa-marta -every-day.html
2 See FRANCIS, Faith must be transmitted, it must be offered, especially with witness, 25 April 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200425_testimoniare -lafede-conlavita.html
3 ID., Without testimony and prayer it is not possible to do apostolic preaching, April 30, 2020, at http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200430_testimonianza-e- prayer.html
4 See ID., The concreteness and simplicity of the little ones, 29 April 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200429_laconcretezza-dellaverita.html
5 See ID., Persevere in the service, 7 April 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200407_perseverare-nelservizio.html
6 See ID., The three dimensions of Christian life: election, promise, covenant, April 2, 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco- cotidie_20200402_letre-dimensions-of-life.html
7 ID., Trust in God’s mercy, March 30, 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200330_pregare-peril-perdono.html
8 See ID., The little daily lynching of chatter, 28 April 2020, at http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200428_laverita-dellatestimonianza.html
9 See ID., The courage to be silent, 27 March 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200327_ilcoraggio-ditacere.html
10 ID., Judas, where are you ?, 8 April 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200408_tra-lealta-e-interesse.html
11 Cf. ID., Work is the vocation of man, 1 May 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200501_illavoro-primavocazione- of man.html
12 ID., Looking for Jesus in the poor, 6 April 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200406_la-poverta-nascosta.html
13 See ID., Sunday of tears, 29 March 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200329_lagrazia-dipiangere.html
14 See ID., Day of brotherhood, day of penance and prayer, May 14, 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200514_giornodi-fratellanza – penance-prayer.html
15 ID., Choose the announcement so as not to fall into our tombs, 13 April 2020, at http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200413_annunciare-cristo- vivoerisorto.html
16 ID., Learning to live moments of crisis, 2 May 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200502_lecrisi-occasioni-diconversione.html
17 ID., To be Christian is to belong to the people of God, 7 May 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200507_consapevoli-diessere-popolodidio. html
18 ID., We all have one Shepherd: Jesus, 4 May 2020, at http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200504_cristo-unicopastore.html
19 ID., Our God is close and asks us to be close to each other, March 18, 2020, in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa -francesco-cotidie_20200318_pergli-operatorisanitari.html

Categorie
Uncategorized

Dos meses en Santa Marta

Reflexión sobre el contenido de las homilías en Santa Marta durante el encierro

Alessandro Manfridi

09/04/2020

Fueron 64 las celebraciones eucarísticas del obispo de Roma retransmitidas en directo desde la capilla de Santa Marta, del 9 de marzo al 17 de mayo de 2020.
Por su voluntad explícita, estas celebraciones, que desde el inicio de su ministerio han hecho un encuentro familiar con un reducido número de fieles que han participado (miles en los últimos años) y que nunca había querido hacer públicos de forma integral. directos, en cambio, estaban abiertos en este período a todos aquellos que quisieran participar a través del enlace continuo transmitido por los medios vaticanos a las distintas redes conectadas con ellos.
De esta forma, el Papa quiso mostrar su cercanía “a los enfermos de esta epidemia de coronavirus, a los médicos, enfermeras, voluntarios que tanto ayudan, a los familiares, a los ancianos que se encuentran en residencias de ancianos, a los presos que están encerrados »¹.
Esta cita, que coincidió con un momento significativo como el que la liturgia propone cada año con el camino cuaresmal primero y luego con la Pascua, se compartió en un contexto tan crítico como inesperado como el de la pandemia y el consiguiente aislamiento forzado por el encierro. .
A partir de un contexto específico como el de las homilías que explican las lecturas bíblicas de la liturgia eucarística, Francisco transmitió muchos contenidos, indicaciones, sugerencias y exhortaciones, que fueron acogidos y apreciados no solo por quienes se conectaban en la red o vía TV. En vivo pero también de quienes lo conocieron gracias a los medios y las noticias que en esos días reportaron algunas reflexiones difundidas por Santa Marta.
Tratemos de retomar algunos de estos pasajes que creemos que son importantes para acogerlos y desarrollarlos.
¿Cuáles fueron los temas más populares en estos dos meses en Santa Marta?
Hojeando todas las homilías encontramos las palabras que aparecieron en más de una homilía y registramos 106 ítems entre ellas.
Los términos que más aparecen, dejando de lado los nombres: Hijo, Padre y Espíritu Santo, son las palabras diablo (en nueve homilías), Iglesia (10), Ley (10), pecado (12), corazón (16), pueblo de Dios. (17); también combinamos las palabras fe, confianza, fidelidad, creer, confiar, notando su recurrencia en 21 homilías.
¿Cuáles son las indicaciones que surgen para quienes viven el compromiso de la fe?
La fe debe transmitirse, ofrecerse pero sin caer en la tentación del proselitismo: los caminos son el testimonio y el servicio; el vestido el de la humildad. Todo proselitismo conduce a la corrupción².
Con respecto a la implementación del testimonio de fe, Francisco afirma:
Se puede hacer un hospital, una estructura educativa de gran perfección, de gran desarrollo, pero si una estructura es sin testimonio cristiano, su obra no será una obra de testimonio, una obra de verdadera predicación de Jesús: será una caridad, ¡muy bien, muy bien! – pero nada más³.
Estas palabras parecen una respuesta a todos aquellos que acusan al obispo de Roma de promover una visión que descuidaría el primado de la fe con la propuesta de la Iglesia como “hospital de campaña”. Francisco nos invita a ser prudentes y a basar el compromiso de predicar la fe en el binomio testimonio y oración.
La fe se caracteriza por la concreción que se perfila en sus diversos aspectos: la concreción de la verdad, la concreción de la humildad, la gracia de la sencillez⁴.
El servicio es el rasgo peculiar presente en la “cédula de identidad” del seguidor de Jesús y es este estilo el que lleva a construir y edificar según la convocatoria de elección, como se transmite en la homilía del martes de Semana Santa. La perseverancia en el servicio es fundamental⁵.
Los conceptos bíblicos de elección, promesa y alianza se recuerdan en la homilía del 2 de abril.
Francisco también dice: ¡ay de los hipócritas y los corruptos! Dios de verdad
al corrupto no perdona, simplemente porque el corrupto no puede pedir perdón, ha ido más allá. Está cansado… no, no está cansado: no es capaz. La corrupción también le ha robado la capacidad que todos tenemos de avergonzarnos, de pedir perdón. No, el corrupto está a salvo, sigue, destruye, explota a la gente, como esta mujer, todo, todo… sigue. Se puso en el lugar de Dios.
Una de las actitudes más deletéreas y destructivas, contraria al mensaje evangélico, es la de murmurar, quejarse, charlar, que se convierte en un verdadero linchamiento social, llegando a volcar la verdad con calumnias y falsas noticias que, de difundirse, arrastran a masas, resultando también en formas de violencia sangrienta.
Además de los ejemplos de Jesús y Esteban y los mártires cristianos de todas las épocas, tenemos el drama contemporáneo del Holocausto.
Ante esta situación letal, que se caracteriza por una perseverancia destructiva, el ejemplo que nos transmite Jesús es el de la valentía de callar: oponerse a la furia sólo con el silencio, nunca con la justificación.
El abuso humano no se detiene en el murmullo y la furia que conduce a la violencia física, sino que se actualiza trágicamente por cada forma de injusticia que va más allá de las sociedades individuales para adquirir dimensiones universales.
Magistral en este sentido es la homilía del Miércoles Santo con la lectura de la traición junto a la venta del vecino.
Cuando pensamos en vender personas, nos viene a la mente el comercio que se hizo con esclavos de África para traerlos a América, algo antiguo, luego el comercio, por ejemplo, de niñas yazidi vendidas a Daesh: pero es una cosa distante, es una cosa … Incluso hoy en día la gente está vendida. Cada día. Hay Judas que venden a sus hermanos y hermanas: explotándolos en su trabajo, sin pagar el derecho, sin reconocer sus deberes… Efectivamente, muchas veces venden las cosas más caras. Creo que para estar más cómodo un hombre puede alejar a sus padres y no verlos más; mantenlos a salvo en una casa de retiro y no vayas a verlos… se vende. Hay un dicho muy común que, hablando de gente así, dice que “esto es capaz de vender a la madre”: y la venden. Ahora están tranquilos, están lejos: “Cuídalos tú …”.
Hoy el comercio humano es como en los primeros días: está hecho. ¿Por qué es esto? Por qué: Jesús lo dijo. Le dio dinero a un señor. Jesús dijo: “Dios y el dinero no pueden ser servidos” (cf. Lc 16,13), dos señores. Es lo único que Jesús levanta y cada uno de nosotros debe elegir: o servid a Dios y seréis libres en la adoración y el servicio; o sirva el dinero, y será esclavo del dinero. Esta es la opción; y mucha gente quiere servir a Dios y al dinero. Y esto no se puede hacer. Al final pretenden servir a Dios para servir al dinero. Son los explotadores ocultos los que son socialmente impecables, pero hacen negocios debajo de la mesa, incluso con la gente: no importa. La explotación humana es vender al prójimo … hay un paso para robar para traicionar, pequeña. Los que aman demasiado el dinero hacen trampas para conseguir más, siempre: es una regla, es un hecho¹⁰.
Basta pensar en las injusticias que niegan la dignidad humana al imponer condiciones de trabajo que son situaciones reales de esclavitud¹¹.
La homilía del 6 de abril toca la conciencia:
Esta historia del administrador infiel es siempre actual, siempre las hay, incluso a un alto nivel: pensemos en algunas organizaciones benéficas o humanitarias que tienen muchos empleados, muchos, que tienen una estructura de personas muy rica y al final llega a la cuarenta por ciento de pobres, porque el sesenta es para pagar el salario de tanta gente. Es una forma de quitarle dinero a los pobres. Pero la respuesta es Jesús, y aquí quiero detenerme: “A los pobres los tendréis siempre con vosotros” (Jn 12,8). Ésta es una verdad: “De hecho, siempre tienes a los pobres contigo”. Los pobres están ahí. Hay muchos: están los pobres que vemos, pero esta es la parte más pequeña; el gran número de los pobres son los que no vemos: los pobres escondidos. Y no los vemos porque entramos en esta cultura de la indiferencia que es negacionista y negamos: “No, no, no son muchos, no se ven; sí, ese caso… ”, siempre minimizando la realidad de los pobres. Pero hay muchos, muchos.
O incluso, si no nos adentramos en esta cultura de la indiferencia, existe la costumbre de ver a los pobres como adornos de una ciudad: sí, los hay, como estatuas; sí, los hay, se pueden ver; sí, esa vieja que pide limosna, esa otra … Pero como si fuera algo normal. Es parte de la ornamentación de la ciudad tener gente pobre. Pero la gran mayoría son las pobres víctimas de las políticas económicas, de las políticas financieras. Algunas estadísticas recientes resumen esto de la siguiente manera: hay mucho dinero en manos de unos pocos y mucha pobreza en muchos, muchos. Y esta es la pobreza de tantas personas que son víctimas de la injusticia estructural de la economía mundial. Y hay mucha gente pobre que se avergüenza de demostrar que no llega a fin de mes; mucha gente pobre de clase media que va en secreto a Caritas y pregunta en secreto y se siente avergonzada. Los pobres son mucho más [numerosos] que los ricos; mucho, mucho… Y lo que dice Jesús es cierto: “De hecho, siempre tienes a los pobres contigo”. ¿Pero los veo? ¿Noto esta realidad? Sobre todo de la realidad oculta, aquellos que se avergüenzan de decir que no llegan a fin de mes¹².
La voluntad de participar en el sufrimiento de quienes han sido golpeados por esta pandemia¹³, debe abrir nuestra reflexión sobre los hermanos que sufren muchas otras pandemias como la del hambre en el mundo¹⁴.
Que esta experiencia pandémica se convierta, por tanto, en una oportunidad para redefinir nuestras opciones y no volver a caer en lo que se llama nostalgia del sepulcro:
Incluso hoy, frente al próximo -esperamos que sea pronto- el próximo final de esta pandemia, existe la misma opción: o nuestra apuesta será por la vida, por la resurrección de los pueblos o será por el dios del dinero: volver a la tumba de hambre, esclavitud, guerras, fábricas de armas, niños sin educación… ahí está el sepulcro¹⁵.
Sin duda, la de la pandemia es una experiencia de crisis social, como muchas otras épocas de crisis: matrimonios, familias, trabajo. ¿Cómo reaccionar en momentos de crisis?
En mi tierra hay un dicho que dice: “Cuando vayas a caballo y tengas que cruzar un río, por favor no cambies de caballo en medio del río”. […] Es el momento de la fidelidad, de la fidelidad a Dios, de la fidelidad a las cosas [decisiones] que hemos tomado desde antes. También es el momento de la conversión, porque esta fidelidad, sí, nos inspirará a cambiar para bien, no a alejarnos de lo bueno¹⁶.
¿Cuál es el papel del pueblo de Dios, un término más común, quizás no sorprendentemente, en estas homilías un

Santa Marta?

El cristianismo no es solo una ética, no es solo una élite de personas elegidas para dar testimonio de la fe.
El creyente debe experimentar el olfato y experimentar el recuerdo de pertenencia al pueblo de Dios. Adquirir conciencia.
de la gente:
Cuando esto falta, hay dogmatismos, moralismos, éticas, movimientos elitistas. La gente está desaparecida¹⁷.
Una de las imágenes que más impresionará en este ciclo de homilías es la de la Iglesia como río en el que todas las diferentes corrientes tienen derecho a estar presentes.
Creemos que esta es una afirmación hecha en respuesta a todos aquellos que reclaman los límites del cisma o se quejan de la imposibilidad de convivencia de diferentes almas, tradicionalistas o progresistas.
Aquí Francisco sigue recordando que la obra de división, de fragmentación entre partidos (soy de Pablo, soy de Apolo …) se presenta como una verdadera enfermedad para la Iglesia.
La Iglesia es como un río, ¿sabes? Algunos están más de este lado, algunos del otro lado, pero lo importante es que todos están dentro del río ”. Esta es la unidad de la Iglesia. Nadie afuera, todos adentro. Luego, con las peculiaridades: esto no divide, no es ideología, es legítimo. Pero, ¿por qué la Iglesia tiene este ancho de río? Es porque el Señor así lo quiere¹⁸.
Cerramos este abanico de citas con la significativa homilía del 18 de marzo en la que Francisco nos recuerda que
Nuestro Dios es el Dios de la cercanía, es un Dios que camina con su pueblo […] El hombre rechaza la cercanía de Dios, quiere ser dueño de las relaciones y la cercanía siempre trae consigo alguna debilidad. [ …] El “Dios cercano” se debilita, y cuanto más se acerca, más débil parece […]
Nuestro Dios está cerca y nos pide que estemos cerca unos de otros, que no nos alejemos unos de otros. Y en este momento de crisis por la pandemia que vivimos, esta cercanía nos pide que lo demostremos más, que lo demostremos más. No podemos, quizás, acercarnos físicamente por miedo al contagio, pero podemos despertar en nosotros una actitud de cercanía entre nosotros: con la oración, con la ayuda, muchas formas de cercanía. ¿Y por qué tenemos que estar cerca unos de otros? Porque nuestro Dios está cerca, quiso acompañarnos en la vida. Él es el Dios de la proximidad. Por eso no somos personas aisladas: estamos cerca, porque la herencia que hemos recibido del Señor es la proximidad, es decir, el gesto de cercanía¹⁹.
Unos meses después del comienzo de la pandemia, releer las palabras de Francis es una oportunidad preciosa para dar sentido a los eventos y alentar a todos a construir un mundo mejor.
——————————————————————————-
1 Vatican News, La cercanía del Papa: Misa de Santa Marta en directo todos los días, en https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-03/coronavirus-papa-francesco-messa-santa-marta -every-day.html
2 Ver FRANCISCO, La fe debe transmitirse, debe ofrecerse, especialmente con testimonio, 25 de abril de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200425_testimoniare -lafede-conlavita.html
3 ID., Sin testimonio y oración no es posible hacer predicación apostólica, 30 de abril de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200430_testimonianza-e- oración.html
4 Véase ID., La concreción y sencillez de los pequeños, 29 de abril de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200429_laconcretezza-dellaverita.html
5 Ver ID., Persevere in the service, 7 de abril de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200407_perseverare-nelservizio.html
6 Ver ID., Las tres dimensiones de la vida cristiana: elección, promesa, alianza, 2 de abril de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco- cotidie_20200402_letre-dimension-of-life.html
7 ID., Confianza en la misericordia de Dios, 30 de marzo de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200330_pregare-peril-perdono.html
8 Ver ID., El pequeño linchamiento diario de la charla, 28 de abril de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200428_laverita-dellatestimonianza.html
9 Véase ID., El coraje de permanecer en silencio, 27 de marzo de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200327_ilcoraggio-ditacere.html
10 ID., Judas, ¿dónde estás ?, 8 de abril de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200408_tra-lealta-e-interesse.html
11 Cfr. ID., El trabajo es la vocación del hombre, 1 de mayo de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200501_illavoro-primavocazione- de man.html
12 ID., Buscando a Jesús en los pobres, 6 de abril de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200406_la-poverta-nascosta.html
13 Ver ID., Domingo de lágrimas, 29 de marzo de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200329_lagrazia-dipiangere.html
14 Ver ID., Día de la hermandad, día de penitencia y oración, 14 de mayo de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200514_giornodi-fratellanza – oración-penitencia.html
15 ID., Elige el anuncio para no caer en nuestras tumbas, 13 de abril de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200413_annunciare-cristo- vivoerisorto.html
16 ID., Aprendiendo a vivir momentos de crisis, 2 de mayo de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200502_lecrisi-occasioni-diconversione.html
17 ID., Ser cristiano es pertenecer al pueblo de Dios, 7 de mayo de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200507_consapevoli-diessere-popolodidio. html
18 ID., Todos tenemos un Pastor: Jesús, 4 de mayo de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200504_cristo-unicopastore.html
19 ID., Nuestro Dios está cerca y nos pide que estemos cerca, 18 de marzo de 2020, en http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa -francesco-cotidie_20200318_pergli-operatorisanitari.html

Categorie
Uncategorized

شهرين في سانتا مارتا

شهرين في سانتا مارتا

التفكير في محتويات العظات في سانتا مارتا أثناء الإغلاق

أليساندرو مانفريدي

04/09/2020

أقيمت 64 احتفالاً إفخارستياً لأسقف روما بثت مباشرة من كنيسة سانتا مارتا ، في الفترة من 9 مارس إلى 17 مايو 2020.
بإرادته الصريحة ، هذه الاحتفالات ، التي جعلت من بداية خدمته لقاءً عائليًا مع عدد قليل من المؤمنين الذين شاركوا فيها (بالآلاف في السنوات الأخيرة) والتي لم يرغب أبدًا في الإعلان عنها بشكل متكامل ومتكامل. مباشرة ، كانت مفتوحة بدلاً من ذلك في هذه الفترة لجميع أولئك الذين أرادوا المشاركة من خلال رابط البث الذي تنقله وسائط الفاتيكان إلى مختلف الشبكات المتصلة بها.
وبهذه الطريقة ، كان البابا يعتزم إظهار قربه من “مرضى وباء فيروس كورونا ، والأطباء والممرضات والمتطوعين الذين يساعدون كثيرًا ، وأفراد الأسرة ، وكبار السن في دور التقاعد ، والسجناء الذين هم محبوسون »¹.
هذا التعيين ، الذي تزامن مع وقت مهم مثل الموعد الذي تقترحه الليتورجيا كل عام مع رحلة الصوم أولاً ثم مع عيد الفصح ، تمت مشاركته في سياق بالغ الأهمية كما لم يكن متوقعًا مثل حالة الوباء وما يترتب على ذلك من عزلة قسرية بسبب الإغلاق. .
انطلاقًا من سياق محدد مثل سياق العظات التي تشرح القراءات الكتابية لليتورجيا الإفخارستية ، نقل فرنسيس العديد من المحتويات والإشارات والاقتراحات والنصائح ، والتي لاقت وتلقى تقديرًا ليس فقط من قبل المتصلين على الشبكة أو عبر التلفزيون. مباشرة ولكن أيضًا من أولئك الذين علموا بها بفضل وسائل الإعلام والأخبار التي أبلغت في تلك الأيام عن بعض التأملات التي بثتها سانتا مارتا.
دعونا نحاول تناول بعض هذه المقاطع التي نعتقد أنها مهمة للترحيب بها وتطويرها.
ما هي الموضوعات الأكثر شيوعًا في هذين الشهرين في سانتا مارتا؟
بالتمرير في جميع العظات وجدنا الكلمات التي ظهرت في أكثر من عظة واحدة وسجلنا بينهم 106 بند.
المصطلحات الأكثر ظهورًا – مع ترك الأسماء جانباً: الابن ، الآب والروح القدس – هي كلمات الشيطان (في تسع عظات) ، الكنيسة (10) ، القانون (10) ، الخطيئة (12) ، القلب (16) ، شعب الله. (17) ؛ كما انضممنا إلى كلمات الإيمان ، والثقة ، والإخلاص ، والإيمان ، والثقة ، مشيرين إلى تكرارها في 21 عظة.
ما هي الدلائل التي تظهر لمن يعيش التزام الإيمان؟
يجب نقل الإيمان وتقديمه ولكن دون الوقوع في إغراء أي تبشير: الطرق هي الشهادة والخدمة ؛ لباس التواضع. كل تبشير يؤدي إلى الفساد².
فيما يتعلق بتنفيذ شهادة الإيمان ، يؤكد فرنسيس:
يمكنك إنشاء مستشفى ، وهيكل تعليمي من الكمال العظيم ، وتطور عظيم ، ولكن إذا كان الهيكل بدون شهادة مسيحية ، فلن يكون عملك هناك شاهدًا ، عملًا للتبشير الحقيقي ليسوع: ستكون صدقة ، جيد جدا جيد جدا! – لكن لا شيء أكثر³.
تبدو هذه الكلمات رداً على كل أولئك الذين يتهمون أسقف روما بالترويج لرؤية من شأنها إهمال أولوية الإيمان مع اقتراح الكنيسة كـ “مستشفى ميداني”. يدعونا فرنسيس إلى أن نكون حذرين وأن نبني الالتزام بالكرازة بالإيمان على الشهادة ذات الحدين والصلاة.
يتسم الإيمان بالملموسة التي تتجلى في جوانبها المختلفة: ملمس الحقيقة ، وملموسة التواضع ، ونعمة البساطة.
الخدمة هي الصفة المميزة الموجودة في “بطاقة الهوية” لأتباع يسوع وهذا الأسلوب هو الذي يؤدي إلى البناء والبناء حسب دعوة الاختيار ، كما نقلت في عظة يوم الثلاثاء من أسبوع الآلام. المثابرة في الخدمة أمر أساسي⁵.
تم ذكر المفاهيم الكتابية للاختيار والوعد والعهد في عظة 2 نيسان / أبريل.
يقول فرنسيس أيضًا: ويل للمنافقين والفاسدين. الله حقا
إنه لا يغفر للفاسدين ، لأن الفاسد ببساطة لا يستطيع أن يطلب المغفرة ، فقد ذهب إلى أبعد من ذلك. إنه متعب … لا ، ليس متعبًا ، غير قادر. لقد سلبه الفساد أيضًا القدرة التي يجب علينا جميعًا أن نخجلها ، لطلب المغفرة. لا ، الفاسد آمن ، يستمر ، إنه يدمر ، يستغل الناس ، مثل هذه المرأة ، كل شيء ، كل شيء … يستمر. لقد وضع نفسه في مكان الله.
من أكثر المواقف ضررًا وتدميرًا ، والتي تتعارض مع رسالة الإنجيل ، هي التذمر والتذمر والثرثرة ، والتي تصبح بمثابة قتل اجتماعي حقيقي ، وتذهب إلى حد قلب الحقيقة بأخبار افتراء وكاذبة ، إذا انتشرت ، الجماهير ، مما أدى أيضًا إلى أشكال من العنف الدموي.
بالإضافة إلى أمثلة يسوع وستيفن والشهداء المسيحيين في كل العصور ، لدينا الدراما المعاصرة للمحرقة.
في مواجهة هذا الموقف الفتاك ، الذي يتسم بإصرار مدمر ، فإن المثال الذي نقله إلينا يسوع هو الشجاعة على الصمت: مقاومة الغضب بالصمت فقط ، وليس بتبرير مطلقًا.
لا تتوقف إساءة معاملة الإنسان عند التذمر والغضب اللذين يؤديان إلى العنف الجسدي ، ولكن يتم تحقيقه بشكل مأساوي من خلال كل شكل من أشكال الظلم الذي يتجاوز المجتمعات الفردية ليأخذ أبعادًا عالمية.
بارع في هذا الصدد هو عظة يوم الأربعاء المقدس مع قراءة الخيانة إلى جانب بيع الجار.
عندما نفكر في بيع الناس ، نفكر في التجارة التي تتم مع العبيد من إفريقيا لإحضارهم إلى أمريكا – شيء قديم – ثم التجارة ، على سبيل المثال ، بيع الفتيات الإيزيديات لداعش: لكنها شيء بعيد ، إنها كذلك شيء واحد … حتى اليوم الناس تباع. كل يوم. هناك يهوذا يبيعون إخوتهم وأخواتهم: يستغلونهم في عملهم ، ولا يدفعون الحق ، ولا يعترفون بواجباتهم … بل إنهم يبيعون أغلى الأشياء في كثير من الأحيان. أعتقد أنه من أجل أن يكون الرجل أكثر راحة ، يمكنه إبعاد والديه وعدم رؤيتهما بعد الآن ؛ احتفظوا بهم بأمان في دار للمسنين ولا تذهب لرؤيتهم … إنه يبيع. هناك قول شائع جدًا ، بالحديث عن أناس مثل هذا ، يقول: “هذا قادر على بيع أمه”: ويبيعونها. الآن هم هادئون ، يتم إزالتهم: “أنت تعتني بهم …”.
التجارة البشرية اليوم مثل الأيام الأولى: إنها تتم. لماذا هذا؟ لماذا: قالها يسوع. أعطى المال لورد. قال يسوع: “لا يُقدَّم الله والمال” (لوقا 16 ، 13) أيها السادة. إنه الشيء الوحيد الذي رفعه يسوع ويجب على كل واحد منا أن يختاره: اخدم الله ، وستكون أحرارًا في العبادة والخدمة ؛ أو تخدم المال ، وستكون عبداً للمال. هذا هو الخيار. وكثير من الناس يريدون خدمة الله والمال. وهذا لا يمكن القيام به. في النهاية يتظاهرون بخدمة الله لخدمة المال. المستغلون المختبئون هم من لا تشوبهم شائبة اجتماعيًا ، لكنهم يقومون بأعمال تحت الطاولة ، حتى مع الناس: لا يهم. الاستغلال البشري هو بيع جارك … هناك خطوة للسرقة حتى تخون أيها الصغير. أولئك الذين يحبون المال كثيرًا يخونون الحصول على المزيد دائمًا: إنها قاعدة ، إنها حقيقة it.
فقط فكر في المظالم التي تحرم الإنسان من كرامته بفرض ظروف عمل هي حالات عبودية حقيقية¹¹.
عظة 6 أبريل تمس الضمير:
قصة المسؤول غير المخلص هذه حاضرة دائمًا ، وهناك دائمًا ، حتى على مستوى عالٍ: دعنا نفكر في بعض المنظمات الخيرية أو الإنسانية التي لديها العديد من الموظفين ، والكثير منهم ، الذين لديهم بنية غنية جدًا من الناس وفي النهاية تصل إلى أربعون في المائة فقراء ، لأن الستين تدفع رواتب الكثير من الناس. إنها طريقة لأخذ المال من الفقراء. لكن الجواب هو يسوع ، وهنا أريد أن أتوقف: “لديك الفقراء دائمًا معك” (يو 12 ، 8). هذه حقيقة: “في الواقع ، لديك دائمًا الفقراء معك”. الفقراء هناك. هناك كثيرون: هناك الفقراء الذين نراهم ، لكن هذا هو الجزء الأصغر ؛ العدد الكبير من الفقراء هم الذين لا نراهم: الفقراء المختبئون. ونحن لا نراهم لأننا ندخل في ثقافة اللامبالاة هذه التي تنفي وننكر: “لا ، لا ، ليس هناك الكثير ، لا يمكن رؤيتهم ؛ نعم ، هذه الحالة … “، مما يقلل دائمًا من واقع الفقراء. لكن هناك الكثير والكثير.
أو حتى ، إذا لم ندخل ثقافة اللامبالاة هذه ، فهناك عادة أن نرى الفقراء كزينة مدينة: نعم ، هناك ، مثل التماثيل ؛ نعم ، هناك ، يمكن رؤيتها ؛ نعم ، تلك المرأة العجوز التي تطلب الصدقات ، تلك الأخرى … ولكن كما لو كانت شيئًا طبيعيًا. إنه جزء من زخرفة المدينة أن يكون فيها فقراء. لكن الغالبية العظمى من الفقراء هم ضحايا السياسات الاقتصادية والسياسات المالية. تلخص بعض الإحصائيات الحديثة ذلك على النحو التالي: هناك الكثير من الأموال في أيدي قلة والكثير من الفقر في كثير ، كثير. وهذا هو فقر الكثير من الناس ضحايا الظلم الهيكلي للاقتصاد العالمي. وهناك الكثير من الفقراء الذين يخجلون من إظهار أنهم لن يصلوا إلى نهاية الشهر. كثير من الفقراء من الطبقة الوسطى ، الذين يذهبون سرًا إلى كاريتاس ويسألون ويشعرون بالخجل. الفقراء أكثر [عددًا] من الأغنياء ؛ كثيرًا جدًا … وما يقوله يسوع صحيح: “في الواقع ، لديك دائمًا الفقراء معك”. لكن هل أراهم؟ هل ألاحظ هذه الحقيقة؟ خاصة فيما يتعلق بالواقع الخفي ، أولئك الذين يخجلون من القول إنهم لن يصلوا إلى نهاية الشهر ².
إن الرغبة في المشاركة في معاناة أولئك الذين أصيبوا بهذا الوباء ، يجب أن تفتح تفكيرنا في الإخوة الذين يعانون من العديد من الأوبئة الأخرى مثل الجوع العالمي.
أتمنى أن تصبح تجربة الوباء هذه فرصة لإعادة تحديد خياراتنا وعدم العودة إلى ما يسمى بالحنين إلى القبر:
حتى اليوم ، أمام القادم – نأمل أن يكون قريبًا – النهاية التالية لهذا الوباء ، هناك نفس الخيار: إما أن يكون رهاننا مدى الحياة ، على قيامة الشعوب أو سيكون على إله المال: العودة إلى قبر الجوع ، والعبودية ، والحروب ، ومصانع الأسلحة ، والأطفال غير المتعلمين … هناك القبر.
مما لا شك فيه أن الجائحة هي تجربة أزمة اجتماعية ، مثل العديد من أوقات الأزمات الأخرى التي يمكن أن تكون: الزيجات والعائلات والعمل. كيف تتصرف في أوقات الأزمات؟
يوجد في أرضي مقولة تقول: “عندما تسير على ظهور الخيل وعليك أن تعبر نهرًا ، من فضلك لا تغير الحصان في منتصف النهر”. […] إنها لحظة الإخلاص والإخلاص لله والإخلاص للأشياء [القرارات] التي اتخذناها من قبل. إنها أيضًا لحظة الاهتداء ، لأن هذه الأمانة ، نعم ، ستلهمنا للتغيير للخير ، وليس لإبعادنا عن الخير.
ما هو دور شعب الله ، وهو مصطلح أكثر شيوعًا ، وربما ليس من المستغرب ، في هذه العظات أ

سانتا مارتا؟

المسيحية ليست مجرد أخلاق ، إنها ليست مجرد نخبة من الناس المختارين للشهادة للإيمان.
يجب على المؤمن أن يختبر حاسة الشم وأن يختبر ذاكرة الانتماء إلى شعب الله. اكتساب الضمير
من الناس. من العامة:
عندما ينقص هذا ، هناك دوغماتية ، أخلاقية ، أخلاق ، حركات نخبوية. الناس مفقودون.
إحدى الصور التي ستبقى أكثر إثارة للإعجاب في دورة العظات هذه هي صورة الكنيسة كنهر يحق لجميع التيارات المختلفة التواجد فيه.
نعتقد أن هذا تأكيد تم إجراؤه ردًا على كل أولئك الذين يدّعون بحدود الانقسام أو يشتكون من استحالة التعايش بين أرواح مختلفة ، تقليدية أو تقدمية.
هنا يستمر فرانسيس في التذكير بأن عمل الانقسام والتشظي بين الأطراف (أنا بولس ، أنا أبولو …) يقدم نفسه على أنه مرض حقيقي للكنيسة.
الكنيسة مثل النهر ، أتعلم؟ البعض في هذا الجانب ، والبعض الآخر على الجانب الآخر ، لكن الشيء المهم هو أن الجميع داخل النهر “. هذه هي وحدة الكنيسة. لا أحد في الخارج ، الجميع بالداخل. ثم مع الخصوصيات: هذا لا يفرق ، إنه ليس أيديولوجيا ، إنه شرعي. لكن لماذا الكنيسة لديها هذا النهر؟ ذلك لأن الرب يريد ذلك.
نغلق هذا النطاق من الاقتباسات مع عظة 18 مارس الهامة التي يذكرنا فيها فرانسيس بذلك
إلهنا هو إله القرب ، وهو إله يسير مع شعبه. […] الإنسان يرفض قرب الله ، ويريد أن يكون سيد العلاقات ، والقرب يجلب معه دائمًا بعض الضعف. [ …] “قرب الله” يضعف ، وكلما اقترب ، بدا أضعف […]
إلهنا قريب ويطلب منا أن نكون قريبين من بعضنا البعض ، لا أن نبتعد عن بعضنا البعض. وفي لحظة الأزمة هذه بسبب الوباء الذي نمر به ، يتطلب منا هذا التقارب إظهاره أكثر ، لإظهاره أكثر. ربما لا يمكننا الاقتراب منا جسديًا خوفًا من العدوى ، لكن يمكننا أن نوقظ فينا موقفًا من التقارب بيننا: بالصلاة ، بمساعدة ، طرق عديدة للتقارب. ولماذا يجب أن نكون قريبين من بعضنا البعض؟ لأن إلهنا قريب ، أراد أن يرافقنا في الحياة. هو إله القرب. لهذا السبب ، لسنا معزولين: نحن قريبون ، لأن الميراث الذي تلقيناه من الرب هو القرب ، أي بادرة القرب¹⁹.
بعد بضعة أشهر من بداية الوباء ، تعد إعادة قراءة كلمات فرانسيس فرصة ثمينة لفهم الأحداث وتشجيع الجميع على بناء عالم أفضل.
———————————————————————————-
1 أخبار الفاتيكان ، التقارب من البابا: قداس سانتا مارتا يعيش كل يوم ، على https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-03/coronavirus-papa-francesco-messa-santa-marta -كل-يوم. html
2 انظر فرانسيس ، يجب نقل الإيمان ، ويجب تقديمه ، خاصة مع الشاهد ، 25 أبريل 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200425_testimoniare -lafede-conlavita.html
3 الهوية الشخصية ، بدون الشهادة والصلاة لا يمكن القيام بالوعظ الرسولي ، 30 أبريل 2020 ، على http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200430_testimonianza-e- الصلاة. html
4 انظر المعرف. ، ملموس وبساطة الصغار ، 29 أبريل 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200429_laconcretezza-dellaverita.html
5 انظر ID.، Persevere in the service، 7 April 2020، in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200407_perseverare-nelservizio.html
6 انظر ID. ، الأبعاد الثلاثة للحياة المسيحية: الانتخابات ، الوعد ، العهد ، 2 أبريل 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco- cotidie_20200402_letre-Dimensions-of-life.html
7 المرجع نفسه ، ثق في رحمة الله ، 30 مارس 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200330_pregare-peril-perdono.html
8 انظر ID. ، الإعدام خارج نطاق القانون اليومي للثرثرة ، 28 أبريل 2020 ، على الرابط: http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200428_laverita-dellatestimonianza.html
9 انظر ID. ، الشجاعة على الصمت ، 27 مارس 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200327_ilcoraggio-ditacere.html
10 معرف ، يهوذا ، أين أنت؟ ، 8 أبريل 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200408_tra-lealta-e-interesse.html
11 انظر ID. ، العمل هو مهنة الإنسان ، 1 مايو 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200501_illavoro-primavocazione- من man.html
12 المرجع نفسه ، البحث عن المسيح في الفقراء ، 6 أبريل 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200406_la-poverta-nascosta.html
13 انظر ID.، Sunday of tears، 29 March 2020، in http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200329_lagrazia-dipiangere.html
14 – انظر ID. ، يوم الأخوة ، يوم التكفير عن الذنب والصلاة ، 14 مايو 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200514_giornodi-fratellanza – الكفارة-الصلاة.html
15 معرف. ، اختر الإعلان حتى لا تسقط في مقابرنا ، 13 أبريل 2020 ، على http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200413_annunciare-cristo- vivoerisorto.html
16 ID. ، تعلم عيش لحظات الأزمة ، 2 مايو 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200502_lecrisi-occasioni-diconversione.html
17 معرف. ، أن تكون مسيحياً يعني أن تنتمي إلى شعب الله ، 7 مايو 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200507_consapevoli-diessere-popolodidio. لغة البرمجة
18 ID. ، لدينا جميعًا راعي واحد: يسوع ، 4 مايو 2020 ، على http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa-francesco-cotidie_20200504_cristo-unicopastore.html
19 معرف. ، إلهنا قريب ويطلب منا أن نكون قريبين من بعضنا البعض ، 18 مارس 2020 ، في http://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2020/documents/papa -Francesco-cotidie_20200318_pergli-workerisanitari.html